Fiaccolata con corteo ieri sera a Torino, nel quartiere Lucento Vallette, organizzato da CasaPound per ricordare i martiri di Istria, Fiume e Dalmazia.
«Sono oltre dieci anni che ricordiamo, con un corteo silenzioso, l’eccidio perpetrato al termine della seconda guerra mondiale e che ha visto morire assassinati migliaia di italiani sul confine orientale – dichiara Matteo Rossino, responsabile provinciale di CasaPound – anche e soprattutto in un momento storico in cui le istituzioni permettono ai revisionisti di infangare la memoria delle foibe sostenendo l’inesistenza dello sterminio. Il 10 febbraio è il giorno istituito per legge per il ricordo del massacro delle foibe e dell’esodo giuliano dalmata, per questo ogni anno, questo giorno, saremo in strada ad onorare questi italiani, ancora oggi messi nel dimenticatoio da tanti, troppi politici»
«È stato come sempre un corteo ordinato, marziale e toccante, i rintocchi del tamburo erano l’unico suono che si udiva in un momento di raccoglimento – queste le parole di Marco Racca, coordinatore regionale di CasaPound – guastato, nei giorni scorsi, dai soliti imbecilli negazionisti a cui il comune di Torino non solo ha concesso spazio, ma addirittura ha paventato la possibilità di far parlare l’anpi alla commemorazione per i martiri delle Foibe. Credo che sia un paradosso e una provocazione far parlare proprio quegli stessi individui che difendono i carnefici di questa strage. Vedere un’amministrazione comunale, palesemente alla deriva, che continua ad incentivare personaggi che infangano il ricordo di italiani vigliaccamente uccisi è solo, per noi, una spinta ulteriore per essere qui, ogni anno, a ribadire che la verità non può essere infoibata».