Il manifesto dei Portici di Carta, la manifestazione ospitata nel week end a Torino, è un clamoroso falso. A scoprirlo sono stati anarchici e squatter del capoluogo piemontese, in particolare Mario “Schizzo” Frisetti, redattore di Radio Black Out, insegnante e storico dell’arte.
Già, non è Dino Campana il volto stampato sui manifesti, che festeggiano i cinquant’anni della pubblicazione di “Canti Orfici” (e che proprio a lui, assieme a Giorgio Faletti, sono dedicati). Quel volto con i baffi all’insù appartiene a Filippo Tramonti che, come ha spiegato Mario “Schizzo” Frisetti, era compagno di liceo di Dino Campana, ma che nella vita fu cancelliere di tribunale.
Dagli organizzatori di Portici di Carta e del Salone del Libro arriva un riconoscimento dell’errore, anche se immediatamente scaricano barile, affermando che quello scatto appare sempre affiancato al nome di Dino Campana in altre iniziative e, sostengono, addirittura in alcune edizioni di “Canti Orfici”.
Intanto è già cominciata la caccia sul vero volto del poeta mugellano.