L’ex sindaco di Susa, Sandro Plano, replica così alle accuse di Fratelli d’Italia, secondo cui dietro il contributo concesso al festival dell’Alta Felicità, organizzato ogni anno dai No Tav, si nascondeva l’intenzione di finanziare le frange estreme del movimento che si oppone alla Torino-Lione. «L’associare l’erogazione di un contributo a una volontà da parte nostra di sovvenzionare azioni contro il cantiere della Maddalena è un esercizio di pura fantasia – spiega Plano – L’Unione Montana Bassa Valle di Susa diede il patrocinio e un contributo al Festival perché abbiamo sempre sostenuto, in accordo con gli altri Amministratori, che questa manifestazione aveva un grande valenza artistica e che rappresentava una pacifica modalità di protesta oltre ad avere ricadute positive sull’economia della Valle».
Secondo Augusta Montaruli e Maurizio Marrone le cosiddette lame circolari, che sono state acquistate col finanziamento e poi usate per attaccare il cantiere della Tav, secondo Plano sono state invece utilizzate «per montare o smontare palchi, tettoie e servizi igienici».
«Ritengo quindi le frasi attribuite a Montaruli e Marrone totalmente prive di fondamento – conclude Plano – e lesive della nostra correttezza di amministratori incensurati».