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domenica, 22 Dicembre 2024

Salone del Libro, preoccupano le parole di Appendino. Valle (Pd): “La Regione non diventi mero finanziatore”

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Non sono passate sotto traccia le parole della sindaca di Torino Chiara Appendino sul futuro del Salone del Libro. In conferenza stampa, tra pacche sulle spalle e riconferme (Massimo Bray e Nicola Lagioia lavoreranno insieme anche per l’edizione 2019) la prima cittadina ha spiegato che il prossimo anno ad organizzare il Salone ci sarà la Fondazione per la Cultura. La stessa che da candidata sindaca Appendino aveva promesso di chiudere.
«Per garantire solidità si è deciso di procedere con una convenzione affinché sia la Fondazione Cultura ad operare», ha detto la sindaca.
Affermazione che preoccupano, come spiega Daniele Valle presidente della Commissione Cultura, che non vuole che la Regione diventi  un «mero finanziatore».

“Il salone del libro è un punto fondamentale delle nostre politiche culturali”

«Alla conferenza stampa di chiusura del salone del Libro la sindaca Appendino ha annunciato che la prossima edizione sarà organizzata dalla fondazione per la cultura del Comune di Torino. Una suggestione curiosa, se si pensa che nel suo programma ne prevedeva la chiusura», dice Daniele Valle.
«Per il Partito Democratico – continua Valle – non è accettabile che la Regione, principale contributore della manifestazione, si riduca a mero finanziatore, senza un coinvolgimento in prima persona. Lo strumento della convenzione pluriennale – sottolineano – paventato da Parigi non offre sufficienti garanzie né di supporto e tutela alla manifestazione né di coinvolgimento nell’organizzazione».
«Il salone del libro è un punto fondamentale delle nostre politiche culturali, tanto da essere riconosciuto nel testo unico per la cultura in discussione», conclude il presidente della Commissione Cultura in Regione e il vicepresidente Luca Cassiani.
Durante la conferenza Appendino ha inoltre promesso che si sta «lavorando per reperire i fondi necessari a far sì che il Salone del Libro non debba mai più operare in emergenza e perché il marchio resti pubblico».
«Come ha detto il presidente Bray, è un laboratorio di cultura e come tale vanno riconosciuti la sua storia e il suo futuro», ha aggiunto, «abbiamo avviato il processo di liquidazione per i fornitori – ha detto al riguardo – ora cercheremo di velocizzare anche i pagamenti».
Il prossimo Salone del Libro si terrà dal 9 al 13 maggio 2019. A confermare le date è stato il direttore Nicola Lagioia.
 
 
Foto dal sito di Daniele Valle

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