Occupanti, rifugiati e attivisti degli sportelli locali per il diritto alla casa si sono arrampicati nel tardo pomeriggio sulle impalcature che circondano il grattacielo della Regione Piemonte di via Nizza. Una volta qui hanno calato su una delle facciate del palazzo un enorme striscione con scritto: «Contro sfratti e speculazioni #ribaltiamoilpianocasa».
L’iniziativa si inserisce all’interno della settimana di mobilitazione sul tema del diritto all’abitare lanciata dalla rete “Abitare nella crisi” in opposizione al decreto stilato dal ministro delle Infrastrutture e Trasporti Maurizio Lupi (il cosiddetto “piano-casa” del governo Renzi) e approvato dal consiglio dei ministri pochi giorni fa. Un testo che non è piaciuto alle realtà che sul territorio italiano si oppongono in varie forme all’emergenza abitativa e agli sfratti, in particolare per quanto riguarda l’articolo 5 del decreto, che sancisce l’impossibilità per gli occupanti di case di ottenere la residenza e l’allaccio alle utenze. Contro il “piano-casa” diverse città si erano già mobilitate contemporaneamente lo scorso giovedì con presidi sotto le sedi delle Prefetture locali.
Per quanto riguarda il territorio piemontese, l’occupazione temporanea del grattacielo della Regione avvenuta questo pomeriggio, come spiegano gli stessi attivisti, è tesa anche a dare visibilità alla giornata di sabato, 29 marzo, per la quale è stato programmato un corteo regionale per il diritto alla casa.