Avrebbe somministrato alle sue pazienti una cura dimagrante usando composti contenenti sostanze stupefacenti. Questi gli episodi di cui si sarebbe reso responsabile Christian Zohoungbogbo, un medico di Rivalta di Torino, oggi 73enne, che deve rispondere alle accuse di spaccio di sostanze stupefacenti e prescrizione abusiva. Assolto in secondo grado dal Tribunale di Torino (una sentenza poi annullata dalla Cassazione, Zohoungbogbo è nuovamente sotto processo, assistito dagli avvocati Mauro Ronco e Tiziano Lucchese. La corte d’appello è presieduta dal giudice Elisidoro Rizzo. La pena chiesta del procuratore generale Vittorio Corsi, calcolando che una parte degli episodi sono avvenuti prima del 2007 e quindi in caduti in prescrizione, è di tre anni di carcere, 5 mila euro di multa e la sospensione dalla professione di medico per un anno.
«Dal 1980 ho vissuto in uno tsunami terrificante – ha detto, intervenendo spontaneamente durante l’udienza – io ho sempre curato i malati, non ho mai prescritto stupefacenti». Poi ha rivendicato la non pericolosità e la natura non stupefacente delle sostanze da lui somministrate. «Ha prescritto quelle sostanze a persone non obese e in alcuni casi addirittura anoressiche» ha ribattuto il procuratore Corsi.