«Affrontare i problemi partendo dalle persone coinvolte perché le soluzioni provocatorie servono a poco». È un invito alla mediazione quello che arriva dall’arcivescovo di Torino Cesare Nosiglia, interpellato sul caso di Borgaro, dove la proposta del sindaco del Partito Democratico Claudio Gambino e l’assessore di Sinistra Ecologia Libertà Luigi Spinelli di creare una linea separata di pullman per i rom ha sollevato un polverone.
«Le soluzioni provocatorie possono essere un segnale per richiamare un problema, ma io ci credo poco. La via da seguire è quella di affrontare i problemi partendo dalle persone coinvolte – ha detto, invitando a – tenere i nervi saldi e non esasperare i toni». Nosiglia, che più volte si e’ recato in visita nei campi nomadi del capoluogo piemontese e non esclude di farlo a breve anche in quello al centro delle polemiche, «i nostri fratelli e sorelle rom devono impegnarsi nell’educazione alla legalità dei loro figli e, a volte, di loro stessi. Dall’altro ci vuole più disponibilità all’accoglienza, perché quando le persone si vedono scartate, messe ai margini, manifestano a volte le loro difficoltà attraverso atteggiamenti sbagliati e condannabili». L’arcivescovo ha espresso un giudizio positivo sulle iniziative del Comune di Torino a favore della comunità rom e ha concluso che si tratta di «un cammino da fare insieme».
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