Arriva la replica del leader nazionale di Forza Nuova Roberto Fiore all’operazione della Questura di Torino che ha eseguito sequestri e denunciato il coordinatore piemontese Luigi Cortese per apologia di fascismo.
«I giudici torinesi non sono a conoscenza del fatto che la mafia nigeriana è padrona della loro città. – afferma Fiore – Droga, traffico di organi e prostituzione, a quanto pare, sono nulla in confronto ai gravissimi fatti di cui è accusato Luigi Cortese responsabile piemontese di FN. A casa gli hanno trovato una bandiera con croce celtica, una della Falange spagnola e una delle RSI e lo hanno denunciato per apologia di fascismo. Con grande gioia dell’Anpi che vede così giustificata la sua opera ridicola e delatoria ma attentamente finanziata dallo Stato per milioni all’anno».
Per Roberto Fiore gli attacchi al suo partito sono parte di un progetto ben preciso: «Forza Nuova si chiede quanti italiani possono essere denunciati ogni giorno per aver magari elogiato qualche palazzo costruito nel fascismo o una delle tante leggi sociali di quel periodo o essere incriminati e divenire vittime contestualmente dell’odio di certa stampa, in particolare del gruppo Espresso. La verità – chiude Fiore – è che vogliono tornare all’idea che uccidere un fascista non è reato, vogliono far dimenticare come hanno distrutto l’Italia e nel caso dei solerti giudici ‘antifa’ vogliono far dimenticare lo squallore criminale in cui è piombato il vertice della magistratura italiana».