Il 22 aprile era San Leonida, cristiano, combattente della fede, cui sacrificò la vita nel Terzo secolo dopo Cristo. Ma pensiamo che non si ispirassero a quella figura di martire gli organizzatori del Centro di protagonismo giovanile che nella stessa serata hanno organizzato (con i soldi del Comune) uno spettacolo sadomaso accompagnato da simbologia religiosa.
Quale però non è data a sapersi. Non certo cristiana, supponiamo. A memoria non ricordiamo eventi di quella portata all’avvento del cristianesimo. Forse, nei secoli successivi la secolarizzazione in Santa romana Chiesa produsse più di un guasto. Chi non ricorda i Borgia con le loro storie di veleni e amori? Dubitiamo però che il Centro di protagonismo giovanile avesse in animo un remake di quel periodo storico attraversato dalla fiction ancora di recente.
Il corredo fotografico, presentato dal capogruppo di Forza Italia Osvaldo Napoli ad un consiglio comunale a metà tra il divertito e l’attonito non lascia dubbi in proposito. Come il pedigree della protagonista dello spettacolo – una condanna per sfruttamento della prostituzione – che qualche sussulto ha provocato nella stessa sindaca Appendino che ha chiesto lumi a Osvaldo Napoli. Che da vecchio corsaro ha immediatamente rassicurato la prima cittadina. La simbologia religiosa non poteva che riferirsi ad un personaggio evangelico: la Maddalena.