Ieri sera, 15 giugno, si è svolta la direzione metropolitana del Partito Democratico torinese. Ordine del giorno, com’era prevedibile, il percorso unitario Dem che porta all’elezioni per il sindaco di Torino.
Come è stato detto più volte, la decisione è quella di correre con una coalizione di centrosinistra, ma senza alleati di governo riproposti in salsa sabauda. Tante sigle e partiti, chi più a sinistra del Pd chi più moderato.
Ma non ci saranno i Cinque Stelle, che, visto come hanno – secondo i Dem – governato male Torino con Chiara Appendino, non sono graditi all’interno del gruppo.
Un “noi” contro “loro” (inteso come centrodestra e in particolare Lega), come ribalza spesso e volentieri sui post-tazebao.
Un Pd cittadino e regionale che mette spalle al muro il Pd di governo, che alleanze con i Cinque Stelle invece ne farebbe (vedi elezioni in Liguria) eccome.
Si legge nella nota Pd partorita dall’incontro di ieri:
“La Direzione Metropolitana di Torino registra con favore il clima collaborativo e positivo che ha contraddistinto la riunione tenutasi tra i parlamentari e i consiglieri regionali del Partito Democratico di Torino che si sono riuniti con il segretario Carretta e il segretario Furia per concordare il percorso rivolto alle amministrative del 2021 insieme ai segretari metropolitano e regionale”.
Continua la nota:
“La Direzione è consapevole delle difficoltà in cui vive la città di Torino, la necessità di visioni coraggiose e innovative per aggredire i maggiori problemi, la determinazione e la disponibilità a lavorare sodo per la nostra città, come già si è iniziato a fare con l’iniziativa online “Spazio Aperto” che ha riscosso un successo inaspettato e ha coinvolto il meglio del Partito Democratico e molte realtà importanti della città.
In questo percorso la Direzione Metropolitana di Torino avverte la responsabilità per il Partito Democratico cittadino di rappresentare il perno di una coalizione politica e civica ampia di centrosinistra, che sappia essere alternativa a chi ha deluso alla guida della città in questi anni e ad una destra non credibile che soffia sul fuoco dei problemi senza davvero affrontarli”.
“Con la coalizione del centrosinistra, con l’impegno di quei soggetti civici che stanno da mesi elaborando contributi utili al futuro della città, intendiamo avviare una grande campagna di ascolto nei confronti delle principali soggettività e categorie della città, con i corpi intermedi, le associazioni e i quartieri. Una campagna di ascolto che coinvolga anche i comuni della Città Metropolitana di Torino (considerando che il Sindaco di Torino è anche Sindaco Metropolitano) che devono aiutare a costruire l’Agenda politica con cui presentarsi all’elettorato.
La Direzione Metropolitana accoglie l’intento di una chiarezza nei tempi del percorso che porterà a definire il contorno dell’alleanza nel corso dell’estate, per individuare i punti fondamentali del programma entro l’inizio dell’autunno”.
Entro novembre la rosa dei nomi per le primarie, come da statuto del Pd:
“Il percorso si concluderà con l’individuazione di una candidata o un candidato sindaco entro novembre, che sia in grado di interpretare il progetto di sviluppo che avremo elaborato. L’individuazione della candidata o del candidato avverrà nelle forme che la coalizione deciderà, ma deve sin d’ora essere chiaro che, di fronte alla gravità della situazione in cui vive la nostra città, non c’è spazio per personalismi.
La Direzione Metropolitana propone di avviare un percorso serio che mette il Partito Democratico al centro, nella consapevolezza di non essere sufficiente a se stesso. La città ha bisogno che le migliori intelligenze vengano messe a sistema e il Partito Democratico, lanciando l’agenda per il 2021, si candida a farlo per l’interesse di Torino”, concludono dal Partito Democratico.