Manifesti contro l’aborto sono stati affissi sui muri dell’ospedale Valdese di Torino. “L’Italia ha bisogno di figli non di aborti”, “Figli per combattere non pillole per abortire”, “Libertà di vivere non di uccidere” sono le frasi che si leggono sui fogli incollati sul muro. Sotto solo un simbolo di una mano che tiene una torcia, ma nessuna firma esplicita.
Le immagini stanno facendo il giro del web e in molti stanno denunciando quanto accaduto. Anche perchè questo gesto si inserisce nel più ampio dibattito sulla legge 194 e sulla presenza dei movimento provita nei consultori che la giunta regionale piemontese ha provato a riproporre attraverso l’assessore Maurizio Marrone.
“Questo è il genere di messaggi a cui la destra vorrebbe aprire le porte dei consultori piemontesi, ricordiamocelo” afferma il capogruppo di Luv Marco Grimaldi che annuncia di voler denunciare chi ha affisso i manifesti.
“Questa mattina, direttamente col simbolo di una mano che impugna una bandiera tricolore, imbrattavano i muri dell’Ospedale Valdese di Torino. Solo il simbolo ma non il nome, sia chiaro, perché sono tanto feroci quanto codardi. Non cesserò di dire che movimenti per la vita, affini e sodali, che io preferisco chiamare fanatici antiabortisti, vanno allontanati, non avvicinati a consultori e presidi sanitari dove ogni donna ha diritto a esercitare la propria libera scelta. Se è il caso, vanno denunciati e perseguiti. Ciò che questi personaggi fanno non è informazione, ma sabotaggio del servizio sanitario e di assistenza e terrorismo psicologico. Per questo in giornata procederò a denunciarli” conclude Grimaldi.