Marco Grimaldi, capogruppo di Luv in Regione Piemonte, commenta con soddisfazione la notizia che alla portavoce No Tav Dana Lauriola è stato concesso di uscire dal carcere per scontare il resto della pena ai domiciliari.
“Dana è fuori. Non è ancora libera, ma almeno è uscita dal codice a sbarre. Una piccola buona notizia dopo un’assurda condanna a due anni di detenzione, denunciata anche da Amnesty International”.
“Il Tribunale di sorveglianza, che aveva respinto tutte le richieste di misure alternative perché Dana «non ha preso le distanze» dal movimento No Tav e il suo domicilio «coincide con il territorio scelto come teatro di azione dal movimento No Tav», ha finalmente disposto i domiciliari” prosegue Grimaldi che aveva anche firmato l’appello per chiedere la scarcerazione di Dana.
“Si rimedia (solo in parte) a un’ingiustizia in atto, che metteva in discussione le stesse condizioni di agibilità politica per chi dissente. Perché la giustizia deve accertare e perseguire responsabilità individuali, mai diventare strumento per garantire l’ordine pubblico” conclude.