Il presente e il futuro del turismo a Torino saranno al centro del nuovo incontro di Agenda Torino 2031, gli appuntamenti coordinati dal consigliere Pd Daniele Valle per riflettere su tematiche che riguardano la città e da cui scaturirà il programma del centrosinistra per le prossime amministrative.
Come detto, l’appuntamento di mercoledì 3 marzo alle 18 verterà su uno dei temi più delicati, quello del turismo, fino a pochi anni fa fiore all’occhiello di una Torino che voleva rilanciare se stessa e ora una delle realtà più colpite dalla pandemia.
Nel documento che verrà condiviso durante i lavori si spiega infatti come il turismo “è per l’economia torinese la più giovane delle vocazioni sul quale negli ultimi venti anni si è ragionato, da principio, con una buona dose di diffidenza e poi, via via, con slancio sempre maggiore, anche grazie alla spinta straordinaria impressa dall’evento a cinque cerchi del 2006. Ed è altrettanto innegabile che di nuova transizione si debba parlare oggi, un tempo in cui il comparto si sta attrezzando per affrontare il passaggio tra il prima e il dopo pandemia”.
I numeri parlano da soli: il 2020 ha ridotto del 90 per cento il giro d’affari del settore, milioni le presenze, anche straniere, perdute nel capoluogo piemontese e ancora di più gli incassi mancati per tutta la filiera turistica.
Per questo ora più che mai si rende necessario ripensare a un anno zero del turismo, affrontare il presente e progettare il futuro.
Come spiega la consigliera comunale Maria Grazia Grippo, coordinatrice del tavolo assieme a Elena Apolloni, “abbiamo voluto pensare l’incontro come un momento di confronto a cui parteciperanno tutte le categorie della filiera turistica, senza soluzioni preconfezionate, ma con l’intento di comprendere tutti insieme cosa si possa fare per il settore”.
“Il documento che presentiamo – prosegue Grippo – è una fotografia della situazione attuale e offre degli spunti di riflessione per il futuro perchè se è vero che dobbiamo ancora gestire la pandemia, serve nel contempo pensare oltre il contesto emergenziale”.
Per tutto questo c’è una parola chiave: ricostruire “in un’ottica progressiva e adatta al continuo mutare del contesto; – si legge nel documento – un’ottica all’interno della quale le istituzioni pubbliche dovranno necessariamente e in senso stretto giocare un ruolo di accompagnamento e di regia”.
Per la consigliera Grippo “Questo è di sicuro un periodo di attesa nella speranza che l’emergenza sanitaria finisca il prima possibile e serve garantire la sopravvivenza di quante più imprese possibili attraverso gli strumenti che l’amministrazione da sé o tramite l’aiuto del Governo può attuare”. Poi però bisogna guardare al futuro: “Dobbiamo adattare il nostro turismo a nuovi scenari e a un cambio di pelle. Sappiamo che si dovrà ripartire da un turismo di prossimità e dovremo incentivarlo e favorirlo. E nel contempo serve sostenere e agevolare il fare impresa, diventare accoglienti anche per chi vuole investire sul nostro territorio”.
Da qui dunque la necessità di un modello più leggero ma inclusivo che faccia dialogare tutte le realtà, dagli albergatori alle agenzia di viaggio, fino alle guide turistiche con gli enti pubblici ai quali spettano scelte cha sappiano valorizzare le realtà locali. “Parliamo del tema del governo del turismo – prosegue la coordinatrice Grippo – che deve integrare in sé i vari soggetti ed essere orientato alla programmazione, promozione e comunicazione lungo tutto il corso dell’anno”.
“Tematiche che come Pd abbiamo già esposto in consiglio comunale in questi cinque anni tra i banchi dell’opposizione”, ricorda la consigliera, prima firmataria della mozione che ha portato all’istituzione di un tavolo permanente sul turismo in Comune a Torino.
“Vogliamo dare continuità al lavoro fatto anche nel programma del centrosinistra, dando il giusto spazio a un settore che è un asset strategico fondamentale per lo sviluppo di Torino, visto che il turismo incrocia numerosi ambiti, dal commercio alla cultura alle politiche giovanili”, conclude Grippo.