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lunedì, 2 Dicembre 2024

Venduta la casa di Musy e in affitto l’ufficio di Furchì

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Giulia Zanotti
Giulia Zanotti
Giornalista dal 2012, muove i suoi primi passi nel mondo dell'informazione all'interno della redazione di Nuova Società. Laureata in Culture Moderne Comparate, con una tesi sul New Journalism americano. Direttore responsabile di Nuova Società dal 2020.

Chissà che qualche appassionato di cronaca nera non ci faccia un pensierino ad affittare un ufficio in via Garibaldi 13 a Torino. Già, perché sotto quello che può sembrare un normale annuncio immobiliare in realtà si nasconde un luogo ben conosciuto alle vicende cittadine degli ultimi anni. Si tratta di Francesco Furchì il presunto killer del consigliere comunale Alberto Musy.
Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti proprio da qui il “faccendiere” sarebbe partito alla volta di via Barbaroux la mattina del 21 marzo del 2011. Vestito con un trench verde e casco integrale da moto avrebbe incrociato poco dopo le otto il consigliere Udc sparandogli e ferendolo gravemente fino a farlo finire in coma.
Ora quell’ufficio, in cui forse nei giorni precedenti all’attentato Furchì avrebbe nascosto gli abiti utilizzati per rendersi irriconoscibile, è vuoto. E sul portone della centrale via di Torino è comparso un cartello immobiliare di affitto con riscatto dell’ampio ufficio al terzo piano.
Ironia della sorte, negli scorsi mesi era stata messa in vendita anche la casa di via Barbaroux in cui Musy viveva con moglie e figlie fino a quel tragico 21 marzo. L’appartamento è già stato venduto.

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