La Regione Lombardia ha aggiornato composizione del comitato tecnico scientifico della per l’emergenza Coronavirus.
Già, perché tra i nomi c’era quello di Claudio Colosio Chi è Colosio? Il professore è tra i condannati per l’omicidio di Sergio Ramelli, il 18enne militante del Fronte della Gioventù aggredito il 13 marzo 1975, a colpi di chiave inglese da un commando di Avanguardia Operaia.
Ramelli morì dopo 47 giorni, il 29 aprile 1975. Come detto di quel commando faceva parte Claudio Colosio, che il 16 maggio 1987, Colosio fu condannato dalla Corte d’assise di Milano a 15 anni di reclusione per omicidio preterintenzionale, pena che venne ridotta nel 1989 in secondo grado a 7 anni e 9 mesi, condanna confermata nel 1990.
Molte le proteste quando il suo nome è apparso fra i membri del comitato, tra queste anche quelle della consigliera del gruppo misto Viviana Beccalossi, che ha inviato una lettera al governatore Attilio Fontana.
“Non abbiamo titoli scientifici né la velleità di mettere in discussione la scelta intrapresa, come fatto legittimamente in tante occasioni durante questi giorni difficili. Ciò non ci esime, purtroppo – ha spiegato la Beccalossi – da considerarla offensiva, non solo per coloro che ancora e insistentemente onorano la memoria di Sergio, ma in generale per tutti i lombardi che potrebbero chiedersi quanto sia etica una decisione del genere da parte di un’istituzione prestigiosa come Regione Lombardia”.
Del comitato a questo punto fanno parte Giuliano Rizzardini, Massimo Galli, Paolo Grossi, Francesco Castelli, Pierachille Santus, Sergio Harari, Antonio Pesenti, Alberto Zangrillo, Roberto Fumagalli, Maurizio Cecconi, Paolo Carrer, Luciano Riboldi, Fausto Baldanti, Carlo Perno, Fabrizio Pregliasco, Elena Pariani, Pier Angelo Clerici, Silvio Garattini, Giuseppe Remuzzi, Alessia Melegaro, Guido Bertolini, Luigi Macchi, Francesco Auxilia, Carlo Signorelli, Gianluigi Spata, Guido Marinoni, Stefania Pace.