«Non venite a fare politica qua». Questo il messaggio, forte e chiaro, consegnato dagli abitanti di Tor Sapienza alla senatrice M5s Paola Taverna. «Siamo abbandonati da quarant’anni e ora si fanno vedere tutti», spiegano esasperati i cittadini del quartiere romano recentemente al centro di tensioni e disordini tra residenti e immigrati del centro di accoglienza di via Morandi.
Nei giorni scorsi il quartiere di Tor Sapienza era insorto contro gli ospiti (molti dei quali minori non accompagnati) del centro per rifugiati di quartiere. Dopo due assalti notturni al centro, cariche della polizia, manifestazioni e una rabbia crescente, il Campidoglio ha deciso per il trasferimento dei ragazzi. «È stata una resa alla piazza», hanno poi commentato in molti.
Nel frattempo sono iniziate le passerelle. Prima il deputato europeo Mario Borghezio, poi Giorgia Meloni di Fratelli d’Italia e il sindaco Ignazio Marino (a cui non è stato perdonato di essersi presentato con tre giorni di ritardo rispetto allo scoppio delle tensioni). Infine la senatrice grillina Paola Taverna, che abita nel vicino quartiere di Quarticciaro, e che si è trovata a dover fronteggiare l’esasperazione dei residenti nei confronti di una politica che li ha abbandonati da anni.
«Noi non vogliamo esponenti politici. Non vogliamo l’accattonaggio dei voti», hanno urlato rabbiosi i cittadini, aggiungendo a titolo di chiarimento: «Fate schifo tutti». Il messaggio degli abitanti di Tor Sapienza è chiaro: dopo anni di abbandono del quartiere, non sono disposti ad accettare un’attenzione mediatica che riconoscono come temporanea e le vacue promesse politiche che ne conseguono.
«Il problema non sono gli immigrati né i rom – commenta Paola Taverna a seguito della contestazione – ma una situazione di degrado già esistente nel quartiere al quale queste questioni si aggiungono». La senatrice M5s ha spiegato poi di trovarsi in visita non in veste istituzionale ma come cittadina. «Io non sono un politico – ha rincarato la Taverna – non sono una senatrice». Ma la folla è stata implacabile. «E allora che cosa è il Movimento 5 stelle? La Caritas?», ha commentato una residente.
Immediate la replica del M5s. Un commento agli eventi sul blog di Beppe Grillo recita infatti: «Una certa rappresentante di Tor Sapienza, chiede ai 5 stelle di non andare ad incontrare i cittadini perché anche loro politici. Ebbene la signora Sandra Zammataro, guardacaso, è una candidata del PD in posizione 24 per il Comune di Roma. ahiaaaah! beccata». Il riferimento è ad un’intervista della Zammataro, che a seguito delle contestazioni alla senatrice Taverna aveva spiegato: «Abbiamo chiesto alla politica, e in questo caso al Movimento Cinque Stelle, di non essere presenti qui a Viale Giorgio Morandi perché noi vogliamo essere protagonisti della nostra via senza alcuna etichetta politica. Il Movimento Cinque Stelle, come altri, fa parte di uno Stato che non ci rappresenta».