Ci sarebbe una guerra all’interno della comunità islamica di Torino. Da una parte l’ala musulmana più moderata, dall’altra quella più radicale.
E 5 moschee su 14 presenti in città, sarebbero in mano a quest’ultimi. È quanto emerge da un’inchiesta che il settimanale diocesano “Il nostro tempo” racconta nell’inchiesta dal titolo “Attacco ai moderati a Torino”.
Le due facce dell’islam in Italia”, secondo la quale i due gruppi sarebbero arrivati anche alle mani. Infatti alcuni mesi fa il gruppo più radicale avrebbe tentato di impedire che un costituzionalista egiziano parlasse della Nuova Carta del suo Paese.
Un video pubblicato anche su Youtube dove le immagini mostrano l’intervento delle forze di polizia per dividere i due gruppi. Secondo l’inchiesta una delle due fazioni sarebbe vicina ai fratelli musulmani di cui faceva parte l’ex presidente egiziano Morsi, infatti, il video mostra i contestatori alzare le mani indicando il numero 4, come avveniva al Cairo durante le manifestazioni. Ma ci sarebbero state tensioni anche nelle ultime settimane quando i moderati sarebbero andati in minoranza sulla decisione di organizzare una manifestazione di musulmani nel capoluogo piemontese contro l’Isis. Sempre secondo un’inchiesta de “Il Nostro Tempo”.
Come detto su 14 moschee in città 5 sarebbero dalla parte dei così detti radicali suddivise in: due ai fratelli musulmani, e Hamas altrettante al movimento marocchino Al Adl Ua al Ihsan, una ai Wahabiti.