Senza rose, ma con lo stesso spirito il 21-22-23 Maggio è la Festa di Santa Rita, che ogni anno coinvolge migliaia di fedeli del quartiere, della città e non solo.Quest’anno, per la situazione legata alla pandemia del Covid-19 e per evitare assembramenti, il programma è stato ripensato nel rispetto delle modalità richieste dalle Autorità civili.
Il 13 maggio è iniziata la novena di preparazione alla festa. Come è avvenuto per la preghiera dei 15 giovedì di Santa Rita (iniziata a febbraio), anche durante la novena la Santa Messa quotidiana delle ore 18,30 è trasmessa in diretta sul sito www.srita.it .
Il 21 maggio, vigilia della Festa, la Veglia del beato Transito, alle ore 21,00, sarà celebrata a porte chiuse e trasmessa sul sito www.srita.it . La solenne Veglia, sempre molto suggestiva, sarà presieduta dal parroco-rettore. Al termine, la statua si affaccerà sulla piazza deserta, le campane suoneranno a festa e si accenderà il fuoco, proprio come avvenne la notte della morte di Rita, quando il popolo di Cascia accese dei falò sulle alture attorno alla valle di Cascia e Roccaporena: “Nell’anno del Signore 1457 al 22 maggio, essendo Rita nell’età di 76 anni, tutti spesi santamente, la sua anima beata fu veduta salire al Paradiso con gloria e grandezza, accompagnata dagli Angeli… Partita da questa vita la Beata Rita, subito tutte le campane della Terra di Cascia suonarono da loro stesse, mosse da mani angeliche” (La vita della Beata Rita da Cascia di Fra Donato Donati, scritta nel 1667).
Nei giorni 22 e 23 maggio, l’accesso al santuario sarà possibile solo previa prenotazione on-line dal sito www.srita.it in fasce orarie, dalle ore 6,00 alle ore 18,00. All’arrivo, i pellegrini dovranno esibire ai volontari la ricevuta di prenotazione. Sarà possibile accedere in santuario in modo contingentato, entrando dal portone di bronzo di Santa Rita. Aiutati dai volontari e mantenendo la fila, che potrà formarsi lungo il marciapiede attorno all’isolato del complesso parrocchiale, i fedeli seguiranno un percorso guidato che li porterà davanti alla statua per una breve preghiera. Si proseguirà, poi, verso l’uscita (portone di bronzo del battistero vecchio).A tutti sarà richiesto di mantenere la distanza di sicurezza di m. 1,5 e di indossare la mascherina di protezione. I volontari del santuario, con apposita casacca distintiva e con le precauzioni richieste, vigileranno e aiuteranno i fedeli a mantenere la sicurezza.L’inizio del percorso d’ingresso è previsto da Via Barletta angolo Via Cadorna, dove verrà posizionato un gazebo.Dall’ingresso di Via Barletta 21 potranno entrare le persone disabili con autovettura e dall’interno saranno accompagnati in santuario dai volontari.
Il 22 maggio alle ore 12,00 il parroco pronuncerà la supplica a Santa Rita in unione con il santuario di Cascia in streaming sul sito www.srita.it . Alle ore 21,00, al posto della tradizionale processione, l’Arcivescovo di Torino Mons. Cesare Nosiglia presiederà l’unica Santa Messa in santuario, alla presenza dei soli volontari che avranno prestato servizio nella giornata. La celebrazione sarà trasmessa in diretta su Rete 7 (canale 12) e in streaming sul sito www.srita.it .
Il 22 maggio, dunque, per evitare assembramenti e per garantire la sicurezza dei fedeli, nel rispetto del Protocollo tra Governo e CEI, in santuario non si svolgeranno celebrazioni aperte ai fedeli e non è prevista neanche la tradizionale distribuzione e benedizione delle rose. Sarà possibile richiedere le rose di Santa Rita (rosa stabilizzata) attraverso il sito www.srita.it o alla segreteria del santuario;saranno spedite a casa tramite corriere. È un modo di contribuire alle spese del santuario per poter continuare il suo servizio a tutti i fedeli.
“Le celebrazioni solenni e la stessa benedizione delle rose – spiega don Roberto Zoccalli, parroco rettore del Santuario di Santa Rita – saranno rimandate al momento in cui sarà possibile ripartire senza restrizioni,affidandoci ancora una volta all’intercessione di Santa Rita. È nostro desiderio organizzare la preghiera di “ripartenza” (speriamo in autunno)con un forte segno che ci incoraggi. È prematuro fare anticipazioni, ma stiamo pensando a un segno speciale in comunione con i luoghi di Santa Rita (Cascia e Roccaporena).
La Festa di Santa Rita vede sempre un grande coinvolgimento di popolo. Ci prepariamo, allora, alle celebrazioni 2020 in modo inedito, ma altrettanto significativo. Siamo consapevoli che richiederà grandi sacrifici e molta comprensione da parte dei fedeli. Desideriamo, però, che i giorni dedicati ai festeggiamenti della Patrona possano essere un forte segno di speranza e di conforto per tanti, soprattutto per i malati, per le famiglie colpite dal lutto, per gli operatori sanitari, per i ragazzi e gli anziani. Santa Rita, donna del popolo, ha vissuto il dramma della “peste”: ai nostri giorni si chiama Covid-19. A Lei affidiamo il mondo intero in questo tempo di pandemia, e chiediamo al Signore di essere capaci di non lasciarci contagiare da quel virus ancora più letale che Papa Francesco ha definito “egoismo indifferente”.