Non si lavora stamattina in Sala Rossa. Eppure era in programma il consiglio comunale, in cui si sarebbe dovuto discutere del consuntivo di bilancio 2013. E invece no. Ponte lungo, sveglia che non suona, stagione autunnale poco invitante o semplici contrattempi che possono capitare a chiunque?
«La seduta è stata rinviata per mancanza del numero minimo legale», spiega il capogruppo del Partito Democratico Michele Paolino. Venti consiglieri presenti, uno in meno di quelli necessari per iniziare la seduta, e così si sposta tutto alle 16. «Alcuni avevano problemi professionali impellenti, un altro il figlio in ospedale per un intervento – dice Paolino – anche il sindaco, per questioni lavorative, non sarebbe potuto, essere presente, quindi abbiamo semplicemente deciso di rimandare al pomeriggio». Niente di drammatico né di frequente, afferma ancora Paolino, che sottolinea che «negli ultimi mesi il consiglio non è mai stato saltato».
Ora, sappiamo che i consiglieri comunali non sono, almeno sulla carta, politici di professione, che svolgono un’altra attività lavorativa. Sappiamo anche che gli imprevisti, in particolar modo quelli che riguardano la salute, sono insindacabili e, lo dice la parola stessa, imprevedibili. Nessun giudizio quindi, nessun sensazionalismo a tutti i costi.
Ma come non chiedersi quali siano questi impegni lavorativi di un sindaco la cui professione è proprio occuparsi della città? Compiti che si accavallano? Inutile dire che qualcuno, i più maligni di certo, faranno un collegamento fin troppo scontato e parleranno di ponte lungo. Oggi pomeriggio arriverà, almeno in parte, la conferma o la smentita.