di Vanna Sedda
Nell’era della condivisione anche il frigorifero diventa social. E lo fa su internet, ovviamente. S-Cambia Cibo è la nuova piattaforma web italiana per recuperare le eccedenze di cibo e metterle gratuitamente a disposizione della comunità. È stata ideata da una start up di giovani che hanno riflettuto sul problema dello spreco alimentare, soprattutto domestico, e sulle soluzioni per contrastarlo.
Ogni anno infatti, si buttano via 1,3 miliardi di tonnellate di alimenti, e la maggior parte di questi sprechi, il 42%, avviene proprio nelle nostre case. Prodotti acquistati in più per errore o che per una partenza o un impegno non vengono più consumati. Sul sito www.scambiacibo.it i cittadini possono metterli in rete accompagnati da una foto, geolocalizzandoli sulla mappa, in modo che vengano facilmente trovati da chi ne ha bisogno, evitando così di buttarli e limitando la produzione di rifiuti.
S-Cambia Cibo si pone anche l’obiettivo di incentivare e rafforzare i rapporti di vicinato e di comunità, anche perché per poter avere il cibo abbastanza fresco occorre una vicinanza fisica con chi lo mette a disposizione. Inoltre comporta un grande risparmio economico per le famiglie, con conseguenti benefici sociali, oltre che ambientali, dati dalla riduzione di emissioni di anidride carbonica, consumo d’acqua e degrado del suolo per lo smaltimento dei rifiuti.
La prima versione beta del sito è stata messa online pochi giorni fa, quando è stata presentata in un convegno a Sana 2014, il salone internazionale del biologico e del naturale, alla presenza del ministro dell’ambiente Gianluca Galletti e con la collaborazione di Coop Adriatica, che sostiene il progetto.
Per iniziare S-Cambia cibo funzionerà nella città di Bologna, ma c’è molto interesse per il progetto che ci auguriamo si allarghi a macchia d’olio, creando quel circolo virtuoso per noi e per l’ambiente.