Sceglievano l’ora di punta per mettere a segno i loro colpi, sicuri di trovare la cassa piena e incuranti dei clienti presenti nei negozi che rapinavano. Ristoranti, fast food e supermercati i loro bersagli, minacce con tanto di fucile e travisati con casco integrale la loro modalità di azione. A scoprire i due rapinatori seriali e ad arrestarli dai carabinieri di Torino. Secondo quanto ricostruito, infatti, i due, di 19 e 24 anni ed entrambi pregiudicati, avrebbero messo a segno almeno sei colpi da fine settembre.
Ad incastrali il loro modus operandi: i due, infatti, entravano armi in pugno e volto coperto. Salivano sui tavoli e, davanti ai clienti a volte anche bambini costringevano i cassieri a dare i soldi. Poi la fuga a bordo di uno scooter parcheggiato fuori. Scarsi però i bottini che di volta in volta oscillavano tra i 500 e i 2 mila euro per un totale di 5 mila euro. I rapinatori, che sono stati arrestati in due tempi tanto che mentre uno si trovava in carcere il complice continuava con i colpi, hanno confessato davanti al pm Antonio Rinaudo.
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