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venerdì, 6 Dicembre 2024

Per San Giovanni l’ordinanza del Prefetto toglie anche il vetro dai dehor del centro di Torino

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Moreno D'Angelo
Moreno D'Angelo
Laurea in Economia Internazionale e lunga esperienza avviata nel giornalismo economico. Giornalista dal 1991. Ha collaborato con L’Unità, Mondo Economico, Il Biellese, La Nuova Metropoli, La Nuova di Settimo e diversi periodici. Nel 2014 ha diretto La Nuova Notizia di Chivasso. Dal 2007 nella redazione di Nuova Società e dal 2017 collaboratore del mensile Start Hub Torino.

di Moreno D’Angelo

Avvisati all’ultimo. Senza aver tempo di organizzarsi. Questo è accaduto ai locali della zona centrale di Torino, che a mezzogiorno si sono visti recapitare un’ordinanza del prefetto che impone di non usare nulla che sia di vetro. Emergono lamentele e perplessità tra gli esercenti per le misure fissate per prevenire incidenti nel corso dei festeggiamenti di San Giovanni. Nel provvedimento del prefetto di Torino del 23 giugno, per i festeggiamenti del santo patrono della città divieto di vendita e la detenzione di bevande in contenitori di vetro o anche la sola detenzione di tali contenitori. Nel dettaglio “viene vietata la somministrazione, vendita e detenzione di alcool e altre bevande, in contenitori di vetro e lattine in quanto idonei all’offesa in occasione delle manifestazioni del 23 e del 24 giugno nelle aree cittadine in cui si svolgeranno gli eventi. Questo dalle ore 15 di venerdì 23”.
«Sono d’accordo che venga vietato l’asporto di bottiglie di vetro ma trovo assurdo che il divieto venga esteso alla somministrazione in bicchieri. Un locale del centro non può certo servire nel dehor un buon vino in bicchieri di carta». A parlare è il titolare di un bar raggiunto dall’ordinanza che aggiunge: «Mi sembra un provvedimento eccessivo anche perché di fatto qui ci sarà solo il consueto passaggio dello storico corteo di San Giovanni. Non certo la bolgia dello stadio. E poi, se ce la vogliamo dire tutta, anche piatti e tazzine potrebbero costituire oggetti contundenti, senza considerare il fatto che se un malintenzionato si volesse portare una bottiglia di vetro da casa nascosta in uno zainetto». Il testo dell’ordinanza fa esplicito riferimento a quanto accaduto in Piazza San Carlo in occasione della finale Champions e alla pericolosità dei cocci di bottiglia disseminati sul selciato.

Molti operatori delle aree interessate, disseminate da dehor, storgono il naso sentendosi penalizzati da misure che trovano eccessive, e che decorrono addirittura dalle ore 15, per il passaggio di un corteo storico durante il quale non di sono mai verificati particolari problemi.

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