di Giorgio Merlo
Al di là della visita turistica dell’osservatore genovese, se prima c’erano solo i sospetti adesso abbiamo la conferma: il congresso del Pd a Torino e provincia è praticamente uguale a quello della decadente Dc torinese della fine anni ’80 e inizio anni ’90. E cioè, scarsissimo dibattito politico, circoli come votificio di massa, pacchi di tessere, signori delle tessere, posizionamenti personali e trasformismi vari.
Con una differenza di fondo: nella Dc di allora non c’erano i finti predicatori del rinnovamento, del cambiamento, della rottamazione e della moralità. Che nel Pd torinese, invece, oggi abbondano.