Una perdita di fatturato del 90 per cento per le montagne delle valli olimpiche che nemmeno la riapertura degli impianti sciistici del prossimo 15 febbraio può aiutare a migliorare.
L’allarme è lanciato da Federalberghi che chiede ristori adeguati e immediati. “Le nostre valli stanno subendo conseguenze economiche pesantissime a causa del Covid-19 e delle misure varate dal governo – dichiara Fabio Borio, presidente di Federalberghi Torino – … Occorre erogare con rapidità ristori e compensazioni che siano proporzionali alle perdite subite, ma è soprattutto necessario avere certezze sulle eventuali strategie per la ripartenza”.
Per Giorgio Montalbone, presidente di Federalberghi Bardonecchia “La stagione turistica è ormai completamente compromessa perché anche con la riapertura, febbraio e marzo sono tradizionalmente i mesi delle settimane bianche per gli stranieri che quest’anno non arriveranno”.
Invece Renzo Roux, presidente dell’Associazione Albergatori Sestriere afferma: a questo si aggiunge anche il paradosso per cui le nostre strutture non sono state obbligate a chiudere ma sono rimaste aperte senza clientela con costi che proprio in inverno sono più alti”.
“A Sauze gli hotel sono chiusi ormai da mesi e anche con l’eventuale riapertura dal 15 febbraio non riusciremo a salvare una stagione che possiamo considerare persa, soprattutto per la mancanza dei turisti stranieri che rappresentano il 90% della nostra clientela e per il divieto di spostamento tra regioni” – dichiara Stefano Daverio, referente per gli albergatori di Sauze d’Oulx.