«Torino è una realtà complessa, ma in questo momento della carriera è il massimo che potesse capitarmi». È orgoglioso e soddisfatto Francesco Messina. Il nuovo questore di Torino, che da oggi ha sostituisce Angelo Sanna. È nato a Catania ed ha 56 anni. Laureato in giurisprudenza, arriva da Perugia ed è in polizia da trenta anni.
Il suo percorso lo vede nel ruolo di questore da 2013, prima a Casera e poi a Perugia. Tra i vari incarichi la nomina nel 2003 a Capo Centro del SISDE a Palermo. Dallo scorso novembre è dirigente generale di pubblica sicurezza
Per Messina quella di garantire l’ordine pubblico è una priorità, sottolineando la necessità di «evitare che le forze dell’ordine diventino il diaframma tra chi protesta correttamente e chi no». Per il nuovo questore un altro fattore base della sua impostazione riguarda l’importanza di «agire in squadra con gli altri componenti della sicurezza, nella consapevolezza che nessuno è un battitore libero».
Per combattere la criminalità organizzata e strutturata Messina indica: «una particolare attenzione sotto il profilo investigativo, ricorrendo anche a strumenti diversi, messi a disposizione dall’ordinamento, come il contrasto alle attività economiche».
Messina evita di entrare nel merito i tragici fatti del 3 giugno 2017 di piazza San Carlo, che hanno coinvolto anche il precedente questore Angelo Sanna: «non ho gli elementi per commentare. So quello che ho appreso dai giornali e posso fare solo una valutazione di tipo epidermico», – e aggiunge: -«è sicuramente stato un momento forte per Torino, un momento che ha bisogno di essere metabolizzato e compreso». Anche su temi caldi come la questione migranti e centri sociali il questore non ha espresso commenti in attesa di interloquire con colleghi e autorità.
In attesa di un imminente incontro con la sindaca Appendino, sentita per telefono, il questore ha ricordato come «in passato ho conosciuto