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martedì, 17 Settembre 2024

Mao, mozione di Ricca (Lega Nord) per rimuovere il direttore Biscione: “Appendino porti avanti battaglia per meritocrazia”

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Nuova Società nasce nel 1972 come quindicinale. Nel 1982 finisce la pubblicazione. Nel 2007 torna in edicola, fino al 2009, quando passa ad una prima versione online, per ritornare al cartaceo come mensile nel 2015. Dopo due anni diventa quotidiano online.

Ritorna sui banchi del Consiglio comunale la questione delle nomine ai direttori dei musei torinesi ed in particolare quella del direttore del Mao, Museo di Arte Orientale, Marco Biscione. Infatti, il capogruppo della Lega Nord Fabrizio Ricca ha presentato una mozione in cui chiede alla sindaca Appendino di proseguire la battaglia iniziata quando era consigliera di opposizione: «Appendino ha dedicato numerose interpellanze alla vergognosa vicenda del bando per la direzione del Mao, in cui il dottor Biscione, ultimo classificato e privo dei requisiti del bando veniva nominato (nel 2015, ndr) al posto del curatore interno del museo giudicato dalla Commissione internazionale».
Per Ricca «è ora di fare giustizia» e per questo si appella al contratto di assunzione di Biscione che prevedere la possibilità per la Fondazione Torino Musei di recedere il contratto a partire dal marzo 2018 con un preavviso di sei mesi. Per il leghista il posto occupato da Biscione dovrebbe essere assegnato immediatamente al primo classificato del bando. «Lungi da me chiedere che la politica interferisca con le nomine dei direttori dei musei, però è dovere della politica farlo quando un ente il cui Presidente è nominato dal sindaco, e in cui siede un rappresentante della Città e che è finanziato coi soldi pubblici tradisce ogni principio di meritocrazia, trasparenza e giustizia».
Per il capogruppo della Lega il problema non sarebbe solo la mancanza dei requisiti richiesti da parte di Biscione, ma anche il fatto che «il consulente assunto dalla Fondazione Torino Musei per il riassetto del MAO e che avrebbe dovuto continuare ad intrattenere un rapporto di consulenza con il museo, ha appositamente anticipato il bando di selezione per assumere, dopo il mancato rinnovo del contratto di direzione dei Musei Civici di Udine, il dottor Biscione».
«Il sindaco Appendino ha battagliato per anni su questa storia, dimostrando anche che il dottor Biscione era inadatto a guidare il Mao. Su questo si è costruita un’immagine e ha guadagnato voti. Appena diventata sindaco però pare se ne sia completamente scordata. E’ ora che dia un segnale se ha davvero voglia che meritocrazia, trasparenza e giustizia trionfino in questa Italia brava a mortificare i talenti e a far scappare i nostri migliori cervelli all’estero grazie a bandi farlocchi, dirigenti conniventi e politicanti timorosi delle loro stesse battaglie» conclude Ricca.

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