Lo stop ai cortei No Green Pass nei centri storici voluto dal Ministro dell’Interno viene commentato positivamente dal sindaco Stefano Lo Russo: “È stata presa una decisione che accoglie le richieste di tanti sindaci, la cui posizione punta solo a garantire la sicurezza nelle città e garantire le attività commerciali che si stanno faticosamente riprendendo”
“Il diritto legittimo di manifestare non può violare ripetutamente i diritti degli altri, danneggiare le attività economiche e, cosa ancor più grave, vanificare i sacrifici di tutti”, ha aggiunto Lo Russo invitando la politica all’unità nei confronti della campagna vaccinale: “Sui vaccini e sul green pass la politica deve essere molto responsabile e cercare di essere ancora più coesa, senza alimentare irresponsabili ambiguità. Non esistono vie alternative alla campagna vaccinale- conclude – i dati dimostrano l’efficacia dei vaccini e soprattutto che non possiamo abbassare la guardia sulla pandemia”.
Intanto però i No Green Pass della Variante Torinese si dicono pronti a spostare altrove gli ormai consueti cortei del sabato pomeriggio: “Non possono vietarci di manifestare. Leggeremo la circolare del Viminale e, per il bene delle persone che aderiscono alla manifestazione e per rispetto dei commercianti, valutiamo per sabato di cambiare luogo di ritrovo” afferma Marco Liccione, portavoce del movimento ‘Variante Torinese’.
“La soluzione sarebbe uscire dal centro e siamo disposti a farlo per rispetto dei commercianti a differenza del governo che non rispetta nessuno”, sostiene Liccione, secondo cui bisogna “tenere duro e continuare a manifestare. Piazza Castello non è il simbolo della rivolta. Il simbolo della rivolta sono le persone. Se ci permetteranno di manifestare in altro luogo ci saremo, altrimenti sarà una dittatura conclamata”.