Lo storico Angelo D’Orsi è il candidato sindaco a Torino per la lista ‘Sinistra in Comune’ che racchiude i partiti ‘Rifondazione Comunista’, ‘Partito Comunista Italiano’, ‘Potere al popolo’, ‘Sinistra anti capitalista’, ‘Lista Dema’, ‘Torino Solidale’, ‘Fronte Popolare’ e altre realtà che si stanno definendo in questi giorni.
“Un nome beneaugurante – spiega D’Orsi – Quest’anno ricorrono i 200 anni della Comune parigina. Quell’esperimento di uguaglianza e di libertà fu soffocato nel sangue, in una delle più feroci repressioni politiche che la storia ricordi. Oggi non coi fucili ma con le schede elettorali, cercheremo di conquistare il Comune, con l’intenzione di portare un po’ di giustizia sociale, di lavoro equo e solidale, di rilancio delle politiche di salute pubblica, di rispetto ambientale, di aiuto alle fasce più deboli della società (con un’attenzione particolare alle donne, oggetto ormai di una vera e propria persecuzione maschile, e ai giovani, che oggi costituiscono un’emergenza nazionale) di promozione culturale in una Città da troppi anni sottomessa a logiche privatistiche e mercantili, e che in nome di un’asserita efficienza, si è ripiegata su se stessa, orfana dell’industria, incapace di inventare una nuova identità economica, urbanistica, sociale e culturale”.
Una candidatura No Tav “Non con le “grandi opere”, costose quanto inutili; ma piuttosto con la manutenzione dell’esistente; non con il mito dell’“eccellenza”, che premia i pochi per punire tutti gli altri, ma piuttosto con il lavoro costante e meticoloso che faccia funzionare la macchina urbana; non con la fraseologia del merito, che altro non è che la foglia di fico dell’ingiustizia sociale, ma piuttosto con l’aiuto a chi non riesce solo perché privo di retroterra familiare adeguato; non con la persistenza delle due città, la Torino del centro che si vuole tenere “pulito”, a costo di politiche disumane, e quella delle periferie degradate, prive di servizi essenziali, senza biblioteche, senza cinema né teatri; ma con l’integrazione, la creazione di spazi culturali e aggregativi, di strutture sanitarie e amministrative decentrate; non con l’eterno rimpianto della capitale perduta, ma con il proposito di essere una città giusta e funzionante; non con il mito degli eventi “eccezionali” che recano beneficio a piccole camarille, e alle loro spalle a gruppi di malaffare, bensì con una promozione culturale continua, con le biblioteche, con i teatri, con le sale cinematografiche e sale da concerti… ; non con i grattacieli di rappresentanza bensì risolvendo l’emergenza abitativa che tiene sotto scacco decine di migliaia di abitanti della nostra città; non con faraoniche “Città della Salute”, ma con una politica volta a portare e difendere la salute ovunque in città….Insomma, è un’altra Torino, che ho in mente e in cuore, e che con l’aiuto di ognuno, con l’ascolto di ognuno, con il consiglio di ognuno, voglio realizzare”. Mercoledì 12 maggio, alle 11, in piazza Carlina, davanti alla lapide di Antonio Gramsci ci sarà la conferenza stampa di presentazione della candidatura.