Un incontro sulla legge 194, per confrontare le diverse opinioni, è quello che si è svolto ieri mattina al Circolo “Amici di Borgo Vittoria”, a Moncalieri con il sindaco Paolo Montagna, la consigliera comunale di Torino Chiara Foglietta e Katia Venturi, membro della segreteria metropolitana del Partito Democratico Torino.
“La difesa della 194. La difesa dei diritti” affronta la questione della difesa dei diritti delle donne che è scattata dopo che la Regione Piemonte, insieme a Marche, Umbria e Abruzzo ha emesso una direttiva dirigenziale per l’accesso dei movimenti antiabortisti nei consultori e negli ospedali, contravvenendo anche al principio di laicità dello Stato.
«Questo documento apre le porte dei consultori e degli ospedali anche a quelle associazioni che – pur non avendo professionalità ed esperienza – pensano di aiutare le donne nel momento più delicato della loro vita quando decidono di interrompere una gravidanza – sottolinea Chiara Foglietta -. La legge prevede già che ci siano professionisti che supportino, a livello psicologico, quelle donne che vedono l’interruzione di gravidanza come unica possibilità e che poi decidono invece di proseguire l’esperienza della maternità. Come spesso capita la proposta dell’Assessore regionale è pura propaganda populista sulla pelle delle donne».
Il sindaco Paolo Montagna ha fatto notare come sia necessario evitare «scontri e derby ideologici su questo tema così delicato e sensibile. Noi siamo qui per difendere i diritti e le libertà individuali: la politica deve assolutamente rimanere “sulla porta” quando incontra situazioni che hanno a che fare con la sfera intima della persona, senza giudicare le scelte di ognuno».
All’incontro ha partecipato anche il Centro di Aiuto alla Vita di Moncalieri.
«Mi è sembrato importante raccontare nel concreto la mia associazione, dove le volontarie di Sos vita fanno turni anche di notte per rispondere alle mamme in difficoltà – afferma Nicoletta Persico, consigliera comunale e vicepresidente del Cav di Moncalieri -. Noi crediamo che la vita inizi con il concepimento: il punto sta nell’approccio che deve sempre essere rispettoso della persona e della sua libertà di scegliere in modo consapevole. Sono contenta perché è stato un confronto costruttivo su di un argomento delicato e da trattare con prudenza, entrando nell’intimità dell’altro in punta dei piedi e con rispetto, qualunque sia la decisione finale».