Sana lettura Nuova Società quando si sposa l’articolo di Marco Chessa a quello di Michele Paolino, entrambi dedicati al rebus della candidatura olimpica invernale del 2026 che vede accoppiate Milano e Torino.
Utile soprattutto a decifrare quel rebus, sottraendosi all’ipocrisia dominante e alle velleità che ancora ossigena Torino, dopo la manifestazione d’interesse (che scialba locuzione!) di Milano per i cinque cerchi. Perché è quanto mai evidente che proprio in nome della cubatura – quella sì di reale interesse economico e finanziario – difficilmente quella piu piccola – cioè Torino – potrà fagocitare quella più grande, cioè Milano.
Il resto è chiacchiera da bar della Borsa (quello di Torino naturalmente, in via Giolitti). A meno di scoprire che esiste anche la cubatura dei cerchi… l’unica via d’uscita per non vedere Torino far da valletta.