Oggi sono tre le liste che si contendono l’area civica vicino al Pd (che appoggiano la candidatura di Stefano Lo Russo) che è stata quantificata intorno al 9%: La lista Civica per Lo Russo sindaco (guidata da Elena Apollonio (Demos Piemonte) , la civica “Torino Domani” di Francesco Tresso (La vera sorpresa delle primarie) e i Moderati. Questo polo civico, e la sua lista per Lo Russo, vede tra i promotori, oltre a Pino De Michele, anche Mario Giaccone consigliere regionale della lista Monviso.
Pino De Michele, è lo storico grande tessitore della vera politica del centrosinistra e del laboratorio dei movimenti civici torinesi. Un appassionato della politica pronto al dialogo, con un grande fiuto su tendenze e strategie di respiro non solo locale. E’ lui che studia, sorveglia e smuove lo scacchiere di quell’articolata realtà definita spazio civico politico torinese. Uno spazio composito che si è fino ad ora rivelato determinante nella scelta del Sindaco. Questo attraverso un crogiolo di mosse, azioni, contatti che diventano roventi prima di ogni competizione elettorale. “Lavoro per allargare lo spazio del centrosinistra e per sostenere il Governo Draghi”.
Tutti amici o forse no. Anche tra queste liste vicine si sta scatenando una ovvia concorrenza dopo le “discussioni” o meglio le battaglie per la presidenza delle Circoscrizioni. Realtà alquanto spuntate per fondi e margini d’azione. Intanto c’è chi armi e bagagli se n’è andato dall’altra parte senza tanti scrupoli. Per De Michele tenere la barra dritta con il governo Draghi è lavorare per allargare ulteriormente le alleanze rappresentano i fattore chiave per la tenuta del centrosinistra non solo a livello torinese.