L’opposizione, in testa il Partito Democratico con l’ex governatore Sergio Chiamparino, sconfitto duramente da Alberto Cirio la scorsa primavera, continua la sua opera di ostruzionismo contro il referendum sulla legge elettorale.
Dopo i cartelli “Piemonte, no Pontida” sollevati dai banchi del centrosinistra nella seduta di martedì, oggi si è passati all’occupazione dell’emiciclo dell’aula del consiglio regionale piemontese. Gli “okkupanti” hanno srotolato il quesito referendario, con cui il centrodestra, come è già avvenuto in altre regioni, se approvato chiede l’abrogazione della quota proporzionale della legge elettorale nazionale.
Spiega così l’azione Daniele Valle: «Ed ecco quanto verrebbe lungo il folle e incomprensibile quesito referendario sulla legge elettorale proposto dalla Lega e che i cittadini troverebbero sulla scheda elettorale. Senza senso.E senza la possibilità di confrontarsi nel merito perché bisogna obbedir tacendo al Capitano, contingentando il dibattito. Siamo tornati al posacenere di Cota».
Davanti a questa sorta di blitz i consiglieri della maggioranza si sono alzati e hanno lasciato l’aula. Lavori sospesi per alcuni minuti. Alla ripresa il capogruppo della Lega Alberto Preioni ha proposto sanzioni pecuniarie per i toni e gli atteggiamenti provocatori e continui dell’opposizione.