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venerdì, 19 Aprile 2024

In Italia è boom (ancora) per i servizi di streaming televisivo

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Cominciava a delinearsi come trend già da qualche anno, ma il lockdown dello scorso marzo e la maggiore quantità di tempo libero da trascorrere in casa ha determinato un vero e proprio boom dello streaming televisivo. Nei primi mesi del 2021 così la fruizione di video digitali ha segnato un +52%, contro una crescita nel consumo di TV tradizionale ferma a solo un +11% (percentuale comunque interessante, se si considera che il secondo mercato è decisamente più maturo; i dati sono di Sensemakers). 

Più nel dettaglio, tra chi ha guardato video online almeno 2 o 3 volte alla settimana l’80% lo ha fatto da servizi in abbonamento (come Netflix, Prime Video, Sky, eccetera), mentre il 64% lo ha fatto da piattaforme gratuite (come Youtube ma, anche, Mediaset Play e RaiPlay). Per una classifica dei servizi di streaming televisivo più di successo, quelli cioè a cui sono riferibili un numero maggiore di visualizzazioni, si deve ricorrere a dati del 2020, gli unici ancora completi: ci ha pensato il servizio Digital di Auditel secondo cui, lo scorso anno, la fetta più grossa di visualizzazioni era di Sky (47%), seguiva Mediaset (38%) e solo ultima veniva la RAI (12%). Il podio è diverso, invece, se si guarda a quanto tempo gli utenti hanno trascorso davanti allo schermo e a fruire dei contenuti video di ciascuna piattaforma: prima è Mediaset (a cui sarebbe riferibile il 38% del tempo speso a guardare video online), seconda la RAI (32%) e solo ultima viene Sky (25%). 

Aumenta il tempo dedicato alla TV online ed è tempo dedicato soprattutto alle serie TV

Nel giorno medio, comunque, lo scorso anno gli italiani hanno guardato video in streaming per un totale di oltre 2.240.000 ore. Ci sono cosiddetti “heavy user”, e cioè utenti già affezionati alla fruizione di contenuti video online, in particolare per cui durante il primo e il secondo lockdown non è aumentato solo il tempo complessivamente dedicato alla TV online ma anche la frequenza di esposizione a questo tipo di contenuti: il 25% di loro guarda video online ogni giorno e il 39% lo fa più volte al giorno. 

La domanda che sorge spontanea è quindi, in particolar davanti a dati come gli ultimi, cosa guardano gli italiani online? Soprattutto film e le migliori serie TV, a cui da soli è riferibile almeno la metà del tempo trascorso sulle piattaforme di streaming televisivo. Anche sui servizi gratuiti come Youtube, Mediaset Play, RaiPlay i cosiddetti “full content”, e cioè tutte le puntate o le stagioni di una serie o di un programma TV, hanno visto crescere quest’anno il tempo di fruizione in misura maggiore delle clip o dei contenuti extra (del +73% contro, rispettivamente, il +37% e +31%). Gli italiani, insomma, non sembrerebbero ricorrere più ai servizi digitali tanto per recuperare le puntate perse del proprio sceneggiato preferito, quanto per seguirlo “in diretta” e nel momento stesso in cui va in onda. Complice, forse, un cambiamento anche nel tipo di schermi da cui si fruiscono i contenuti televisivi. Lo smartphone è il secondo device più usato (dal 65% degli italiani) per guardare la TV online, preceduto solo dalle smart TV

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