0.7 C
Torino
martedì, 10 Dicembre 2024

Il vagone di Primo Levi resta in piazza Castello: già mille firme sulla petizione

Più letti

Nuova Società - sponsor
Redazione
Redazione
Nuova Società nasce nel 1972 come quindicinale. Nel 1982 finisce la pubblicazione. Nel 2007 torna in edicola, fino al 2009, quando passa ad una prima versione online, per ritornare al cartaceo come mensile nel 2015. Dopo due anni diventa quotidiano online.

di Moreno D’Angelo
Dopo le accese polemiche intorno al vagone di Primo Levi arriva una buona notizia: resterà in piazza Castello.
Nonostante il sopraintendente ai Beni Culturali del Piemonte Luca Rinaldi avesse definito il vagone che trasportava gli ebrei ad Auschwitz «pagliacciata» e «baraccone», per il solo motivo che fosse stato messo davanti a Palazzo Madama, mille firme hanno fatto loro la petizione del presidente del Comitato e Costituzione e vicepresidente del Consiglio regionale Nino Boeti, affinché il il simbolo della Shoah resti dove si trova.
«E’ la conferma – spiega Boeti – che su questi temi la sensibilità dei cittadini è ancora forte, come dimostra anche l’afflusso in questi giorni alla mostra e le numerose prese di posizione, anche spontanee, registrate sull’argomento».
«Prendiamo atto che la Soprintendenza ha mutato parere e che pertanto il vagone resterà dov’è per i tre mesi di durata della mostra», conclude il vicepresidente della Regione. Infatti una sorta di passo indietro da parte di Rinaldi c’è stato, chiedendo scusa per le parole usate.

- Advertisement -Nuova Società - sponsor

Articoli correlati

Nuova Società - sponsor

Primo Piano