Ore 8.30 riaprono le scuole a Torino e in Piemonte. Primo giorno per tanti studenti accomunato da un unico augurio: che sia in presenza e senza più dad. Anche quest’anno protocolli severi contro il covid: obbligo di mascherina, ingressi scaglionati e banchi distanziati nelle classi. Ma i bambini sembrano essere ormai abituati e ordinati hanno atteso il suono della prima campanella e la prova della temperatura prima di entrare in classe.
“L’emozione è sempre tanta – racconta Luca, padre di Ginevra, che quest’anno frequenterà la terza – siamo speranzosi che grazie alla campagna vaccinale il Covid sia meno aggressivo e non ci sia bisogno della didattica a distanza”.
Vera novità il green pass obbligatorio per chi deve accompagnare i figli dentro l’edificio, come accade per i piccoli degli asili, ma nella prima mattinata non si sono registrate tensioni né problemi.
Come da tradizione arriva anche il saluto delle autorità. Dal presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio: “Inizia un nuovo anno scolastico e io non posso che augurarvi che sia un anno da vivere insieme, da condividere. Me lo auguro con ogni forza da presidente e me lo auguro con il cuore da papà”.
Mentre la sindaca Chiara Appendino ricorda come “La scuola è anche divertimento, e abbiamo visto quanto è mancata la socialità, ed è comunità, per questo è importante poter tornare in presenza, fare nuove conoscenze, poter sperimentare e anche sbagliare. Speriamo che questo possa essere un anno tutto in presenza – ha detto Appendino -, in cui si torni a vivere pienamente la socialità della scuola”.