Non nasconde la sua preoccupazione, ma anche un po’ di rabbia, per quello che sta accadendo con la seconda ondata di Covid. Guido Giustetto, presidente dell’Ordine dei Medici, ai microfoni di Radio Veronica, è categorico: “Se si va avanti così fra una decina di giorni il sistema non reggerà più”, afferma indicando nel lockdown l’unica soluzione possibile: “Quando fallisce la possibilità di tracciare e isolare, l’unica altra possibilità è fare in modo che le persone non si incontrino. E’ brutto ma negli ospedali vediamo le code di ambulanze che non riescono a scaricare i malati perché in pronto soccorso non trovano posto”.
Per Giustetto la soluzione è dunque “ridurre drasticamente tutte le possibilità di incontro tra le persone. Io salverei la possibilità di andare a lavorare per chi non può fare lavoro a distanza, quella di portare i bambini a scuola, visto che si è già tolta tutta la parte dei ragazzi grandi, e salvaguardare gli acquisti indispensabili, tutto il resto va chiuso. Se il sistema sanitario salta non abbiamo una soluzione di ricambio”.
Il presidente piemontese dell’Ordine dei medici non nasconde anche un certo disappunto per come la situazione è stata gestita in questi mesi: “Questa estate ci si è rilassati. Ci sono responsabilità a tutti i livelli. Ci sono state difficoltà per tutti, ma se la prima ondata poteva in qualche modo giustificare certi errori, non tutti, o comprenderli, farsi trovare nella stessa situazione di allora lascia stupefatti”. “Da un lato, questa seconda ondata è molto più forte di quanto si immaginava, dall’altro credo che a un certo punto probabilmente si sia cominciato a pensare che la seconda ondata sarebbe stata lieve e che tutto sommato ce la saremmo cavata. E tutte quelle soluzioni individuate a maggio-giugno poi non sono state utilizzate”, conclude.