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sabato, 7 Dicembre 2024

Giaccone: ““Insieme, per un obiettivo comune”

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Nuova Società nasce nel 1972 come quindicinale. Nel 1982 finisce la pubblicazione. Nel 2007 torna in edicola, fino al 2009, quando passa ad una prima versione online, per ritornare al cartaceo come mensile nel 2015. Dopo due anni diventa quotidiano online.

Nel percorso politico del movimento civico torinese e piemontese mi trovo ancora una volta a condividere, anche se da un punto di vista diverso, le proposte del collega Grimaldi.
Voglio continuare il ragionamento che ha avviato ieri proprio su questo giornale sul futuro di Torino.
Le sue riflessioni hanno portato l’attenzione sui temi che daranno poi vita ai programmi dei diversi candidati ed è, anche secondo me, l’ impostazione corretta. Non si può prescindere da un progetto di città, da un modello cui ispirarsi, per convincere i torinesi a invertire la rotta e superare il periodo insoddisfacente, che sta per terminare. Proprio la mancanza di un progetto chiaro è stata alla base di una gestione che molti ritengono negativa da parte dell’attuale giunta.
Ora lo scenario non è più lo stesso di cinque anni fa: per battere la destra, in disordinata ma efficace crescita, sono necessarie non solo soluzioni nuove per i drammatici problemi della città, primi fra tutti il lavoro e l’ambiente, ma anche uno schieramento solido e chiaro del centro sinistra intorno ad un candidato credibile.
Questo è l’argomento dirimente su cui ho qualcosa da aggiungere a quanto già emerso nella recente riunione che raccoglieva tutto il centrosinistra.
Larga parte del mondo civico, che va progressivamente riconoscendosi e coordinandosi in questi mesi, non teme le primarie, ma ritiene che, insieme ad un programma convincente, vada individuato il miglior candidato possibile, senza utilizzare uno strumento che non necessariamente porterebbe a quel risultato. 
Sappiamo anzi che le primarie da un lato potrebbero portare a divisioni non sempre sanabili, dall’altro essere un sistema per misurare le forze in un campo e tra individui, anche a discapito del miglior candidato possibile.
Credo che questo tipo di politica sia perdente e poco comprensibile. Molto meglio presentarsi agli elettori con il più ampio schieramento nel campo progressista, perché ogni sensibilità e ogni voto saranno importanti per vincere. Ma vincere, non altro, deve essere l’obiettivo per tutti ed è incoraggiante rilevare che larga parte del Partito Democratico è aperto a soluzioni diverse per arrivare a quel risultato.
Ci vogliono coraggio, apertura mentale e volontà di lavorare insieme.
Bisogna però essere rapidi per consentire di arrivare ad una formula e un nome condiviso e di iniziare il percorso subito dopo l’estate.
Il coordinamento del mondo civico è già iniziato, a servizio dell’obiettivo comune.
Mario Giaccone
Capogruppo Lista Monviso in Regione Piemonte.

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