Oltre 40 persone indagate, diciotto arrestate ed una diciannovesima sottoposta al divieto di dimora. È questo il risultato di un’operazione scattata questa mattina ad opera del compartimento polizia stradale per il Piemonte e la Valle d’Aosta di Torino. Dieci mesi di indagini, per sgominare una banda che eseguiva furti ai danni di tir e aziende. Il gruppo che eseguiva i furti, era composto principalmente cittadini rumeni e slavi di etnia rom, mentre gli otto italiani arrestati avevano il ruolo di ricettatori.
L’inchiesta è stata coordinata dal pubblico ministero Antonio Rinaudo, mentre l’ordine di custodia cautelare è stato spiccato dal gip Francesca Christillin.
Le indagini, spiega una nota della polizia, supportate da localizzazioni satellitari e l’intercettazione di oltre cento utenze cellulari, hanno fatto luce su trentadue episodi, in particolare furti realizzati da cittadini rumeni e slavi di etnia rom ai danni di autotrasportatori e aziende.
La banda, operava scegliendo l’azienda da colpire, poi una volta sul posto praticavano prima dei fori alle pareti perimetrali dei locali e poi si introducevano all’interno. Le investigazioni hanno individuato otto ricettatori in tutto, collegati alla criminalità locale, ognuno dei quali con ruolo e compiti precisi.
Ricco il bottino: dodici tir, mille pneumatici, tre tonnellate di rame, pezzi di ricambi di auto, attrezzi industriali, venti quintali di prodotti ittici surgelati, stock di bottiglie di spumante e di occhiali. C’era anche una pistola calibro 38 “special Smith & Wesson” con undici cartucce, risultata rubata in un’abitazione in provincia di Venezia.