Primo giorno di scuola per Federica Scanderebech la consigliera comunale di Torino che dal gruppo misto di minoranza è passata nei giorni scorsi al gruppo di maggioranza del Pd.
La giovanissima consigliera arriva in Sala Rossa nel 2006 e nel 2011 viene rieletta sempre nelle fila dell’Udc nella lista “Al Centro con Scanderebech” della quale è unica rappresentante e quindi capogruppo in Comune. Dopo la sua decisione di passare al gruppo Pd si erano sollevate molte critiche, addirittura si era parlato di una mozione, che poi non c’è stata.
Venerdì l’ufficialità della notizia e oggi, la prima dichiarazione ufficiale della Scanderebech che nei giorni scorsi ha scelto di non parlare, senza cadere quindi nella trappola della polemiche.
«Effettuo oggi una scelta coraggiosa, da tempo meditata e condivisa con chi mi ha sempre sostenuto – spiega la consigliera da oggi Pd – Questa decisione è frutto di un percorso politico maturato in Sala Rossa e iniziato in collaborazione con l’amico Alberto Musy con cui condividevo una costante opposizione costruttiva e un continuo dialogo con la maggioranza e il Sindaco».
La consigliera spiega poi i motivi che l’hanno portata al cambiamento politico: «Da qualche tempo guardo con interesse al lavoro svolto quotidianamente dal sindaco Piero Fassino e sono del parere che durante il suo mandato abbia intrapreso scelte coraggiose, anteponendo gli interessi dei cittadini a quelli del partito. La nostra città – continua – sta attraversando un momento di estrema crisi in cui tutti i cittadini sono colpiti, pertanto la Sala Rossa deve avere un atteggiamento rispettoso abbassando i toni, consapevole che per affrontare seriamente i problemi è necessario eliminare fazioni, contrapposizioni e l’inutile ostruzionismo, convergendo uniti nelle scelte giuste per perseguire l’unico obiettivo per cui noi amministratori siamo stati eletti: il bene comune dei cittadini torinesi tutti».
Queste le parole di Federica Scanderebech che da oggi inaugura un percorso nuovo rinnovando però il suo impegno con la cittadinanza, ringraziando ovviamente i colleghi del gruppo del Pd per «l’accoglienza calorosa», dagli assessori, consiglieri e ai dipendenti comunali che, come spiega, l’hanno vista crescere tra le mura di Palazzo Civico.
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