«Contrastare questo tipo di manifestazioni, uniche nel loro genere perché basate su azioni sporadiche e presidi improvvisi in diversi punti, è complesso». Con queste motivazioni il prefetto di Torino Paola Basilone ha richiesto «rinforzi congrui a contrastare queste difficoltà».
All’incontro è intervenuto anche il questore del capoluogo piemontese, Antonino Cufalo, che ha difeso il suo operato: «Da parte delle forze dell’ordine non c’è stata nessuna sottovalutazione, i nostri uomini si sono trovati a bissare i turni cercando di contrastare una situazione complessa e improvvisa. Possiamo dire – aggiunge il questore – di essere riusciti a contenere i danni e di avere fatto fino in fondo il nostro dovere. Vorrei che la città avesse la percezione di quanti presidi improvvisi abbiamo dovuto contrastare».
«Esiste un problema di ordine pubblico – ha commentato Antonio Saitta – ma anche di ordine politico di fronte alla protesta dei forconi; di certo non possiamo strumentalizzare queste manifestazioni come stanno facendo Berlusconi e Grillo per fini elettorali. Occorre una necessaria prudenza, ma anche determinazione per garantire che Torino e il territorio non siano campi di battaglia, per evitare che prevalga ancora l’intimidazione da parte di quella che appare una galassia informe, un’organizzazione eversiva, policentrica e mobile. So bene che è forte lo scontento verso le politiche nazionali contro la crisi, la pressione fiscale è difficilmente tollerabile da chi lavora in proprio – aggiunge – ma in questi giorni il mondo associativo di imprenditori e commercianti rischia di essere esautorato da chi cavalca solo l’eversione. Abbiamo bisogno di una maggior attenzione in Piemonte alle dotazione organica delle forze dell’ordine, che vanno ringraziate per l’impegno che profondo da tempo in situazioni di grande tensione».
Questo il risultato della riunione del Comitato ordine pubblico e sicurezza convocato oggi pomeriggio e a cui hanno partecipato, oltre al prefetto e al questore, i vertici di carabinieri e guardia di finanza, nonché i sindaci di Torino, Pinerolo e Nichelino, Piero Fassino, Eugenio Buttiero e Pino Catizone e il presidente della Provincia di Torino, Antonio Saitta.
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