Sta facendo discutere in queste ore il nuovo piano di accesso al centro di Torino votato dalla giunta comunale che cancella la vecchia Ztl a favore di un ingresso a pagamento dalle 7.30 alle 19.30 dove chi più inquina più paga.
Le modifiche saranno definitive a partire dal 2020 ma già nel corso di questo anno ci saranno delle sperimentazioni, anche se l’obiettivo è prima il potenziamento dei mezzi di trasporto pubblico.
«La delibera di oggi – spiega la sindaca Chiara Appendino – è solo il primo passo di un iter che proseguirà con l’affidamento della gestione del progetto e la definizione delle regole di accesso e della tariffe».
La sindaca ha poi spiegato la necessità di una riforma della Ztl: «Una norma vecchia di 25 anni, che non funziona più e che ha portato alla fuga dal centro di molti uffici e negozi». «Il nuovo progetto -ha sottolineato – è il frutto di due anni di lavoro e di concertazione. Il nostro obiettivo non è far pagare l’accesso in centro per tenere lontane le persone, ma al contrario, incentivare l’afflusso perché il centro di Torino, come è emerso dalle nostre lunghe indagini incrociate è molto frequentato e desiderato. I giovani, gli anziani, i turisti e non solo loro lo raggiungono in tutti i modi per svariati motivi, noi vogliamo incentivare tutto questo regolamentando una sosta corretta e sì, anche, lo ammetto, disincentivando l’uso dell’auto se non propriamente necessario».
Insomma una scelta mirata ha precisato la sindaca che ha replicato alle critiche più volte mosse dalle associazioni di commercianti osservando come: «E’ in corso una rivoluzione nella fruizione della nostra città e so bene che cambiamenti di questo calibro creano tentennamenti e malumori, ma noi siamo aperti alla discussione a 360 gradi. Il nostro obiettivo è riqualificare e fare ripartire il nostro centro».
Ecco la delibera