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venerdì, 18 Ottobre 2024

Coronavirus, la rabbia degli operai che chiedono sicurezza. Pd Piemonte: “Hanno ragione”

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Aumentano gli scioperi spontanei in fabbriche e aziende in Piemonte. Operai che si fermano perché chiedono misure di sicurezza vista l’emergenza Coronavirus. Infatti si registrano casi sospetti sui posti di lavoro, ma in molti stabilimenti non ci sono linee guida chiare.

Il Partito Democratico del Piemonte, per bocca del suo segretario regionale Paolo Furia e del responsabile regionale del Lavoro Enzo Lavolta, non solo dà la sua solidarietà ai lavoratori in agitazione, ma sta a loro fianco nella protesta.

«Il Partito Democratico del Piemonte in relazione agli scioperi spontanei di queste ore in alcune realtà produttive del territorio piemontese sostiene la causa dei lavoratori che pretendono protocolli e dispositivi di sicurezza anti-contagio».

Continuano Furia e Lavolta: «Evidenziamo che non vi è alcuna ambiguità sul punto ribadito nel decreto firmato ieri sera dal presidente Conte (art 7 c. d)». Secondo il Pd Piemonte: «Lo sanno bene le molte aziende del nostro Piemonte che da giorni ormai hanno, laddove non è possibile il lavoro da casa, investito in sicurezza per i propri lavoratori evitando cosi di interrompere la produzione. A loro il nostro plauso e la nostra gratitudine».

Invece per Furia e Lavolta non ci sono «alibi ai datori di lavoro che pretenderebbero di continuare a far lavorare i propri operai senza aver provveduto a quanto necessario».

«Continueremo a monitorare la situazione nel nostro territorio nell’ambito del costante coordinamento con i vertici nazionali del Partito ai quali ancora nella giornata odierna abbiamo chiesto oltre agli aiuti economici necessari già in via di definizione che il governo implementi i controlli nelle fabbriche e nelle aziende», concludono Furia e Lavolta.

Paolo Bogliano

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