“La vicenda della mail di Roberto Testi è gravissima e non si tratta di una gaffe o di realismo macabro, ma di una precisa scelta strategica compiuta anche dalla politica: quella di mettere immediatamente le mani avanti e dichiarare che le Rsa non erano di competenza dell’Unità di Crisi né della Regione. Di fatto si è scelto di declinare ogni responsabilità diretta sui luoghi più sensibili, i primi da proteggere, e la mail incriminata non è un episodio isolato: gli Assessori competenti hanno subito rimarcato che si trattava di privati con un loro direttore sanitario” – dichiara il Capogruppo di Liberi Uguali Verdi, Marco Grimaldi, in merito alla mail del 31 marzo firmata dal responsabile scientifico dell’Unità di crisi, Roberto Testi, in una corrispondenza con alcuni dirigenti dell’Asl di Torino, in cui afferma esplicitamente: “il concetto di responsabilità diretta sui casi in Rsa, ospedali, aziende e comunità è esattamente quello che sto cercando di evitare con vari provvedimenti dell’Unità di crisi”.
“Il risultato?” – prosegue Grimaldi – “Oltre 500 vittime (conosciute) nelle Rsa piemontesi. Con un virus che colpisce in forma grave soprattutto le persone anziane (80% dei decessi), l’organismo creato apposta per fronteggiare la crisi e i vertici politici non hanno saputo proteggere i luoghi della sanità, dove il Covid si è diffuso non certo a causa dei famigliari (dato il lockdown). Gli ospedali stessi sono diventati focolai per mancanza di DPI e di un piano per gli afflussi massivi. Sono arrivate mascherine inutilizzabili negli ospedali e nelle Rsa? La Regione risponda non solo alla magistratura, ma all’opinione pubblica e alle forze politiche di opposizione”.
“Abbiamo chiesto” – conclude Grimaldi – “una presa d’atto, una comprensione piena e un superamento degli errori della fase 1. Questa vicenda ne è solo l’esempio più lampante, ma l’elenco sarebbe ben più lungo e gli Assessori ne devono rispondere con un passo indietro”.