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martedì, 3 Dicembre 2024

Chiesa della Gran Madre, i lavori di restauro appaltati nel 2019 e mai eseguiti

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Sono sempre più insistenti le segnalazioni in merito a evidenti crepe all’interno della Chiesa della Gran Madre con conseguente preoccupazione per l’incolumità di fedeli e visitatori. E tutto ciò nonostante gli interventi di manutenzione siano già stati messi a bilancio nel 2019 e nello stesso anno sia stato assegnato l’appalto. Mentre a quanto pare fino al 2021 non se farà nulla. 

La Consigliera comunale Federica Scanderebech, che ha presentato un’interpellanza sul tema, afferma: “Mi sono fatta portavoce delle preoccupazioni dei Torinesi in merito alla sicurezza dell’edificio. L’Assessore Leon ha ammesso che nel sacrario sono presenti alcune lesioni, note e monitorate, che interessano da tempo il sacrario e quindi si è ritenuto utile avviare le procedure per l’appalto di uno studio al fine di meglio comprendere le interazioni dell’edificio con il terreno di fondazione. E’ probabile poi che vi siano dei vuoti o eterogeneità al di sotto della pavimentazione del piano terreno e dell’ossario, eventualmente correlabili alle lesioni da tempo osservate”. 

“Due sono gli interventi di manutenzione straordinaria reputati necessari e messi a bilancio 2019-2020, ma ancora neppure iniziati. – prosegue Scanderebech – Alla luce dell’attuale situazione i tecnici hanno chiesto un’analisi più approfondita per poter valutarne meglio le condizioni, ma pechè si è aspettato tanto, già sapendo almeno dal 2018 delle problematiche inerenti l’edificio? Tali indagini, il cui affidamento è ancora in corso di perfezionamento per via di un appalto del 2019, saranno avviate  presumibilmente, ma senza alcuna certezza, solo nel 2021. Infatti, serve la consulenza della figura di un ingegnere e di un geologo per l’analisi del terreno; figura del geologo, peraltro, che la città non ha mai ritenuto utile mettere nella pianta organica del personale, nonostante le elevate cifre per le consulenze esterne”.

“Non più tardi della scorsa domenica la chiesa era molto affollata nonostante il lockdown. Ho voluto approfondire la situazione per capire i motivi per cui la Chiesa non sia stata chiusa al pubblico, vista la presenza di crepe che potrebbero essere segnali di problemi strutturali dell’edificio. Al momento gli uffici non hanno valutato necessario tale provvedimento.  Pare assurdo che l’amministrazione sia a conoscenza da tempo di queste problematiche e debba aspettare un’emergenza. Spero che le perizie e gli interventi necessari vengano effettuati al più presto, così da poter rimettere in sicurezza questo importante simbolo storico architettonico di Torino e importante luogo di culto per i cattolici della città”, conclude la Consigliera comunale Federica Scanderebech.

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