Federico Bottino, social media-digital strategist del Partito Democratico del Piemonte, chiude la sua collaborazione con il Pd con il botto.
Un video social (rimosso, ma che qualcuno ha salvato e fatto girare nelle tante chat del partito) in cui il professionista commenta così la sconfitta di Sergio Chiamparino: «Io al Chiampa gli voglio bene alla fine della storia, ma a tutti quelli a cui in questi giorni dicevo che è vecchio e che non è vero che è il cavallo giusto, e loro dicevano che dovevo avere rispetto per i vecchi e gne gne gne… potenziali del partito: fuck off bitch!».
Un video-messaggio che ha fatto arrabbiare non poco all’interno del Pd. E in molti hanno chiesto la testa di Bottino al segretario regionale dei Dem Paolo Furia. In realtà i rapporti lavorativi con Bottino si sarebbero conclusi in teoria già sabato sera.
Infatti per la strategia social esiste un contratto per la campagna elettorale per una spesa che si aggirerebbe sui trenta mila euro (tra compenso di Bottino, saldo fornitori per grafiche, gestione social, montaggio video – in numeri quantificabili -, trasferte, dirette, attività digitali in genere), di cui una prima fattura da dieci mila, già pagati alla Synesthesiam, l’azienda di cui Bottino è stato distaccato, mentre le altre due fatture sarebbero ancora da saldare.
Questo sfogo social è il terzo inciampo per il giovane esperto in comunicazioni e strategie social, tra i più ambiti sulla piazza. Sempre in un video, il 25 aprile, aveva affermato, visto la presunta collaborazione tra il boss mafioso Lucky Luciano e gli alleati, che era “meglio essere mafiosi che fascisti”.
In precedenza aveva aperto, ma chiuso immediatamente una sorta di concorso meme in cui i simpatizzanti e militanti del Pd dovevano inviarne alla pagina social del partito.
La prima foto-meme pubblicata dal Bottino aveva però una particolarità: inserite nello scatto, in trasparenza, c’erano frasi neonaziste. “Brenton Tarrant (autore della strage in Nuova Zelanda, ndr) did nothing wrong” (non ha fatto nulla di sbagliato) e in numeri “14″ (codice dei White Power, ndr) e “88″ (HH ovvero Heil Hitler, ndr)”. In questo caso il digital strategist diede la colpa ad un presunto attacco di CasaPound Venezia.
Non solo gaffe. Grazie a lavoro di Bottino sono aumentati i like sulla pagina del Pd Piemonte, per non parlare dei video, apprezzati e condivisi da molti anche al di fuori del partito.
E bisogna essere sinceri: probabilmente all’interno del Pd c’è chi condivide il pensiero generazionale di Federico Bottino, che ancora una volta ci mette la faccia. A costo di finire dentro l’accesa polemica.
In fondo non è certo (anche) per colpa del Bottino se Chiamparino ha perso: sostenere questo sarebbe come dire che il successo di Matteo Salvini lo si deve anche a Luca Morisi, il “megafono social” del leader della Lega.
Ma quando mai!