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martedì, 3 Dicembre 2024

Canapa terapeutica, Grimaldi (LUV): “Pazienti senza farmaci, subito DOCG canapa Piemontese per garantire cure”

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Nuova Società nasce nel 1972 come quindicinale. Nel 1982 finisce la pubblicazione. Nel 2007 torna in edicola, fino al 2009, quando passa ad una prima versione online, per ritornare al cartaceo come mensile nel 2015. Dopo due anni diventa quotidiano online.

“Nel 2015 fui il primo firmatario della legge regionale che riconobbe e garantì il diritto di ogni cittadino a ricevere cure a base di cannabis e principi attivi cannabinoidi – commenta Marco Grimaldi, capogruppo di Liberi Uguali Verdi in Regione Piemonte – in quanto numerosi dati scientifici, e le testimonianze di tantissimi malati, ne sancivano la loro efficacia, spesso quale unica possibilità di sollievo per le fragilità di pazienti che provengono da operazioni fisiche molto gravi e che hanno subito anni di terapie inefficaci”.

“Purtroppo – ricorda Grimaldi che ha interrogato la Giunta riguardo all’azzeramento della disponibilità dei farmaci a base di cannabinoidi che hanno costretto numerosi pazienti a sospendere le proprie cure da aprile scorso – buona parte di quella nostra legge è ancora lettera morta: ad oggi infatti non riusciamo a garantire il necessario approvvigionamento di farmaci da cannabis, né tramite le centrali di acquisto, né attraverso nuove sperimentazioni e progetti pilota con lo Stabilimento chimico farmaceutico militare di Firenze, o con altri soggetti autorizzati, che non sono mai partite; lo stesso dicasi per progetti di ricerca e per le azioni sperimentali prodromiche alla produzione delle sostanze e delle preparazioni di origine vegetale a base di canapa da fare in Piemonte”.

“Di fatto – attacca Grimaldi – dipendiamo ancora solo dallo Stabilimento chimico farmaceutico militare di Firenze o dall’importazione di un farmaco prodotto all’estero il quale, tra l’altro, scopriamo essere fermo in dogana da gennaio: è accettabile far attendere per mesi un farmaco a persone gravemente malate perché il loro medicinale è fermo alla dogana? – si chiede Grimaldi che rincara – abbiamo le competenze e la possibilità di insediare una o più produzioni locali di canapa da farmaco, lo possiamo fare con l’ausilio dei nostri atenei e delle ASL, non possiamo perdere altro tempo. Serve una Denominazione di origine controllata e garantita’ (DOCG) per la Canapa piemontese – afferma Grimaldi – da Carmagnola al Canavese possiamo tornare ad essere ad essere terra di canapa come agli inizi del ‘900, quando l’Italia coltivava quasi 100 mila ettari di canapa industriale, secondo maggior produttore al mondo”.

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