Che tra i comitati, movimenti e Chiara Appendino la luna di miele fosse agli sgoccioli era cosa nota. Già due faccia a faccia sono stati organizzati dopo le promesse non mantenute, per spiegare la continuità con la Giunta Fassino. Ad entrambi la sindaca non si è presentata e a metterci la faccia è stato in un caso il vicesindaco Guido Montanarai e in entrambi i consiglieri comunali,. quelli che sa sempre, a differenza di alcuni del cerchio magico di Chiara sono sempre state vicini alle persone comuni e alle loro rivendicazioni. L’Assemblea 21, che raccoglie comitati e movimenti delusi dal nuovo corso, ha detto che il tempo è scaduto.
«Carte un tavola!», chiedono dall’Assemblea: «Si è fatto un gran discutere sul debito del Comune di Torino, ma finora le cose sono rimaste come stavano e pare proprio che il bilancio di previsione 2017 mantenga le stesse scelte della precedente maggioranza PD: aumento di tasse e tariffe, riduzione dei servizi, svendita dei beni comuni per fare cassa. Scelte obbligate?».
«Purtroppo, a 10 mesi dall’insediamento della nuova maggioranza 5stelle, non un passo è stato compiuto verso la trasparenza nella gestione del Comune – incalzano – Si dice che i derivati sono un’assicurazione dei Comuni contro i rischi delle grandi oscillazioni dei tassi finanziari sui mutui. In realtà si sono rivelati strumenti di speculazione, anche usuraia, a danno dei Comuni».
Infine, il messaggio chiaro: «Bisogna cambiar strada. Ma per farlo bisogna sapere qual è la situazione reale del bilancio comunale: carte in tavola! Chiediamo trasparenza nel settore della finanza comunale: la nuova maggioranza 5Stelle non ripeta gli stessi errori del PD, che Assemblea21 ritiene ingiustificabili perché non ai cittadini ma alle banche si deve chiedere il conto del debito e dei derivati».