12.4 C
Torino
giovedì, 19 Settembre 2024

A Laus il suo governo non va proprio giù. E non è detto che voti la manovra

Più letti

Nuova Società - sponsor
Redazione
Redazione
Nuova Società nasce nel 1972 come quindicinale. Nel 1982 finisce la pubblicazione. Nel 2007 torna in edicola, fino al 2009, quando passa ad una prima versione online, per ritornare al cartaceo come mensile nel 2015. Dopo due anni diventa quotidiano online.

Il senatore del Partito Democratico Mauro Laus non passa giorno che non tiri qualche stoccata al “suo governo”, ovvero a quello targato Dem-M5s.

Il Conte-bis, come d’altronde a molti del suo partito, non piace all’esponente Pd, e non ci pensa due volte ad esternare il suo pensiero appena ne ha l’occasione, attraverso intervista e i social.

Al punto che viene da domandarsi se non sia il caso per lui di abbandonare il partito guidato da Zingaretti e viene naturale pensare che come minimo tifi contro, sperando nella rottura dell’asse e nella caduta del governo. L’ultima stoccata lausiana riguarda la manovra di Bilancio.

«Chi mi conosce sa che volevo andare al voto dopo la caduta del governo Conte – spiega Laus – Ho digerito il Conte-bis, ma non riuscirò sicuramente a digerire ciò che leggo e ascolto sulla prossima manovra di Bilancio».

Il senatore fa un breve elenco: aumento benefit auto aziendali, plastic tax, Sugar Tax…

«Non siamo andati al voto per rilanciare l’economia e per aiutare le fasce deboli», ricorda Laus concludendo: «Ora non si scherza, non voterò ad occhi chiusi».

Facendo intendere che il suo voto alla manovra del governo non è affatto scontato.

- Advertisement -Nuova Società - sponsor

Articoli correlati

Nuova Società - sponsor

Primo Piano