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venerdì, 18 Ottobre 2024

Decreto “Cura Italia”, 25 miliardi per le prime misure a sostegno di economia e famiglie

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Giulia Zanotti
Giulia Zanotti
Giornalista dal 2012, muove i suoi primi passi nel mondo dell'informazione all'interno della redazione di Nuova Società. Laureata in Culture Moderne Comparate, con una tesi sul New Journalism americano. Direttore responsabile di Nuova Società dal 2020.

25 miliardi. Tanto vale la manovra economica del Governo Conte bis per far fronte all’emergenza Coronavirus. Ad annunciarlo è lo stesso presidente del Consiglio che parla di una «manovra economica poderosa» per tutti gli italiani che «stanno facendo sacrifici per il bene comune».

«Nessuno deve sentirsi abbandonato: – dice Conte – questo è il nostro obiettivo e questo decreto lo dimostra. Le misure che sono state inserite sono la concreta testimonianza della presenza dello Stato: stiamo offrendo nostra risposta anche da un punto di vista economico».

Certo, si tratta di un primo passo. Lo fa capire chiaro il premier e anche il ministro dell’economia Roberto Gualtieri annunciando che questo decreto “Cura Italia” riguarda solo il mese di marzo e ne seguirà un secondo ad aprile in base all’evolversi della situazione. «Con questo decreto non esauriamo nostro compito per gli interventi in campo economico. – prosegue Conte – Siamo consapevoli che questo decreto non basterà. Ma oggi governo risponde presente e risponderà presente anche domani. Predisponendo misure per ricostruire il tessuto economico e sociale che viene intaccato da questa emergenza: semplificazione, innovazione, alleggerimento tasse».

Dal premier arriva anche un monito all’Europa: «Si tratta di una manovra economica poderosa. Non abbiamo mai pensato di poter combattere un’alluvione con i secchi. Cerchiamo di costruire una diga per proteggere imprese, famiglie e lavoratori. Vogliamo che l’Europa ci segua su questa strada: la partita europea va giocata a viso aperto con spirito di collaborazione, strategia condivisa di solidarietà a cui confidiamo tutti gli Stati membri si uniranno».

A proposito degli interventi il ministro Roberto Gualtiero traccia 5 assi su cui si muove il decreto. «3,5 miliardi per il sistema sanitario nazionale e la Protezione civile impegnati sul fronte delle emergenze. 10 miliardi a sostengo del lavoro, affinchè nessuno perda il posto. Iniezioni di liquidità al sistema creditizio con finanziamenti all’economia reale, la sospensione di prestiti e mutui e potenziamento di fondi di garanzia e del fondo Gasparini. La sospensione degli obblighi di versamento dei tributi e contributi. La scadenza odierna è rinviata al 20 marzo per le aziende con fatturato sopra i 2 milioni di euro e al 31 maggio per tutte le altre attività e per quella di aprile si deciderà nel prossimo decreto.

Sul fronte del lavoro la ministra Nunzia Catalfo spiega le misure dal valore di 10 milioni di euro. Stop a tutti i licenziamenti avvenuti dopo il 23 febbraio. Cassa in deroga per tutte e aumento delle risorse del Fondo di integrazione salariale. Congedi parentali speciali per 15 giorni e un bonus babysitter di 600 euro per le famiglie. Aumentano i giorni di permesso della legge 104, estesi a 12. Tre miliardi sono stabiliti per autonomi e liberi professionisti a tutela del periodo di inattività.

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