In questi ultimi giorni la politica torinese sembra giocarsi tutta sulle intercettazioni. Infatti, dopo la telefonata tra il presidente di Gtt Walter Ceresa e Paolo Giordana, costata il posto al capo di Gabinetto, questa mattina è Stefano Lo Russo, capogruppo Pd ed ex assessore della giunta Fassino, a tenere banco sui giornali per un’intercettazione del 2016 in cui parlando con un giornalista imputava le difficoltà economiche del Comune di Torino all’epoca Chiamparino e alle Olimpiadi.
Parole su cui tornano anche i consiglieri comunali del Movimento Cinque Stelle che a poche ore dal voto sul piano di rientro vedono nel discorso di Lo Russo una conferma delle loro tesi: «Come sempre sostenuto, abbiamo ereditato una situazione drammatica dei conti. Una situazione a lungo celata nella narrazione unica di una città in costante sviluppo. Eppure oggi, inaspettatamente, a supporto della nostra tesi arrivano le parole dell’attuale Capogruppo del PD, Stefano Lo Russo, ex Assessore della giunta Fassino» spiega il gruppo consiliare in una nota.
I cinque stelle precisano come le frasi in cui il capogruppo Pd sosteneva che «Il problema dei conti è nato con le Olimpiadi e poi hanno cercato di nascondere le cose» non corrispondono con «quello che abbiamo sentito dire da lui e dal suo partito nel corso dei lunghi dibattiti consiliari in questo anno e mezzo».
«Chiediamo al Partito Democratico un’operazione trasparenza: le verità a lungo nascoste ai torinesi vanno dette, vanno dette ora. Questa città non si merita altre prese in giro» concludono i consiglieri della maggioranza.